mercoledì 2 novembre 2011

LOTITO ATTO SECONDO A SALERNO. LA VENDETTA DEL MORALIZZATORE CLAUDIO

ESCUSIVA GENTE LAZIALE DA SALERNO




Lotito: «I tifosi devono mostrare il loro attaccamento»

Ieri ci siamo soffermati sul calo di presenze fatto registrare all’Arechi e sulle possibili cause da cui è scaturito. Oggi, sulle colonne del quotidiano La Città proprio di questo ha parlato il patron del Salerno Calcio, Claudio Lotito, che invita gli sportivi salernitani a dimostrare il loro attaccamento alla causa.«Ci serve il dodicesimo uomo, il pubblico deve capire che la squadra va sostenuta: ha bisogno del calore dei tifosi, dal primo all’ultimo minuto» ha detto il numero uno della Lazio, che ha rincarato la dose: «3785 persone sono ancora poche». Già dopo la partita col Civitavecchia il patron aveva detto: «Se il tifoso non viene allo stadio, non adempie appieno al proprio ruolo, che è unicamente quello di sostenere la squadra».

Ed oggi rafforza il concetto con un perentorio: «Non ci siamo». Allo stesso tempo, Lotito si mostra possibilista circa l’ipotesi di organizzare iniziative promozionali per attirare più gente allo stadio e soprattutto per non gravare più di tanto sui bilanci familiari, già in deficit visto il momento.

Il patron svela le mosse che il Salerno potrebbe attuare: «Ribassi per alcune fasce, coinvolgimento di scuole calcio ed istituti scolastici cittadini? Ci può stare, stiamo lavorando per trovare soluzioni ma i tifosi – che dicono di essere legati alla squadra – devono dimostrarlo coi fatti». «Noi possiamo studiare iniziative – ha detto Lotito -, ma anche la gente deve darsi una mossa, altrimenti diventa improponibile ogni strategia di marketing».

Lotito, che ha annunciato l’imminente “start” del nuovo sito internet ufficiale, per il quale mancano solo aspetti tecnici e formali, conferma che il club sarà più vicino possibile alla gente ma ribadisce: «I tifosi devono seguirci, appassionarsi, essere presenti. Mi auguro tanta gente al seguito, non solo nella trasferta di Genoano, perché la presenza ogni domenica diventa fondamentale».






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