mercoledì 16 novembre 2011

CHAMPIONS, SCUDETTO, MERCATO E NON SOLO. A POCHI MESI DAL MERCATO DI GENNAIO ECCO LA SITUAZIONE SULLA LAZIO ANALIZZATA AL MICROSCOPIO



STATO DI SALUTE
IN DIECI PARTITE
POSIZIONE
1
PUNTI 21
VITTORIE6
PAREGGI3
SCONFITTE1
GOAL FATTI13
GOAL SUBITI4
Morale a mille e primato in classifica sono il miglior toccasana per una squadra che vuole fare qualcosa di importante. Le vittorie di misura contro Zurigo e Parma sono un segnale positivo in vista della ripresa, la squadra vuole a tutti i costi trovare la quadratura del cerchio anche all'Olimpico dove il gioco ha quasi sempre stentato per il proprio stile di gioco propenso al palleggio e alle ripartenze.

Il cammino in esterna è invece sensazionale, l'unica squadra della penisola capace di resistere a Klose e compagni è stata finora il Milan campione d'Italia uscente, segno che la Lazio di Reja sa essere devastante quando si aprono gli spazi. La sosta per le nazionali dovrebbe riportare in rosa elementi di fondamentale importanza che rispondono ai nomi di Giuseppe Biava e Francelino Matuzalem, mentre purtroppo per Stefano Mauri i tempi sono molto più lunghi.
DIFESA

La preannunciata “rinascita” sportiva di Marchetti garantisce l'assenza di brividi per compagni e tifosi, l'ex portiere della nazionale italiana ha convinto tutti (nonostante qualche piccola e comprensibile incertezza iniziale) grazie anche alla fiducia incondizionata del mister e dell'ambiente.

Sulla corsia destra Konko è una garanzia, se migliorerà in fase di cross pioverà manna dal cielo per i corazzieri Klose e Cisse. Solite infinite lodi per André Dias la muraglia cinese, ad oggi uno dei migliori centrali al mondo, ben supportato dal sempre efficiente Biava e dal sorprendente Diakité, convinto e determinato ogni qualvolta è stato chiamato in causa.

Da rivedere Stefan Radu, fuori a inizio stagione per infortunio e un po' in difficoltà soprattutto in fase di appoggio. Se il rumeno è comunque in crescita, di certo non si può dire lo stesso delle alternative; Zauri ha fatto più danni che partite, Stankevicius non ha mai convinto, Scaloni dà l'anima ma non può competere a certi livelli. Stendardo e Garrido veri e propri desaparecidos.
CENTROCAMPO

In attesa del miglior Hernanes visto solo a sprazzi, troppo incostante in questo scorcio di stagione, e del recupero di Mauri, la Lazio si gode lo straordinario momento di forma di Christian Brocchi che sta letteralmente vivendo una seconda giovinezza calcistica. Il mediano corre, ruba palloni, si inserisce e addirittura segna goal decisivi come in occasione del match casalingo con lo Zurigo.
Appena sotto di lui la sorpresa Senad Lulic, passo, tecnica e un'inaspettata freddezza sotto porta per un giocatore che era stato preso per fare il terzino sinistro e di colpo si è ritrovato protagonista nel ruolo di mezzala; il bosniaco tornerà però molto utile come fluidificante nelle partite in cui ci sarà da attaccare. A completare il gruppone dei titolari un discreto ma sempre presente Ledesma, l'argentino pecca qualcosina in fase di appoggio ma riesce a stare sopra le righe quando al suo fianco c'è Matuzalem fondamentale quando è in palla come in questo' inizio di stagione, decisamente più portato a creare gioco.

Sopra la sufficienza il “Tata” Gonzalez, generoso e tatticamente indispensabile per poter passare a partita in corso al 4-2-3-1. In difficoltà Lorik Cana, a disagio con i ritmi del campionato italiano, anche se nelle ultime uscite sembra in netta ripresa.
ATTACCO

Miroslav Klose dimostra partita dopo partita la sua infinita straordinarietà, un attaccante fortissimo, polivalente capace di colpire in qualsiasi momento della partita e soprattutto in qualsiasi modo. Prima punta, seconda punta, a tratti addirittura esterno, un giocatore già entrato nel cuore dei tifosi e nella storia del club capitolino.

L'altra faccia della medaglia porta inevitabilmente a Djibril Cisse, devastante nelle prime uscite e inspiegabilmente involuto col passare del tempo. Il francese corre, si sbatte, serve assist ma non trova più la porta e sembra soffrire il passaggio dal campionato greco a quello italiano; certo è che la fortuna non è stata finora dalla sua parte, vedi palo nel derby e non solo.
Tommaso Rocchi, archiviata la pratica dei cento goal, chiede più spazio e potrebbe insidiare il posto da titolare all'ex Liverpool, Beppe Sculli invece si candida come uomo provvidenza in virtù di alcune reti importanti in stile Lazio-Parma. Praticamente quasi inoperoso Libor Kozak, il gigante ceco nei pochi minuti giocati si è comunque distinto e probabilmente a gennaio andrà a fare le fortune di qualche squadra minore in prestito.
LA CURA (ASPETTANDO GENNAIO)
LISTA DELLA SPESA
DIFENSORE
CENTROCAMPISTA
GIOVANE ATTACCANTE
La rosa è ampia e necessita di essere sfoltita: Del Nero, Makinwa, Stendardo, Garrido e Carrizo hanno stipendi troppo importanti per guardare le partite dalla tribuna.

Nel parco titolari manca senza dubbio un ricambio ai centrali difensivi, Dias e Biava hanno comunque una certa età e Diakité nonostante quanto di buono fatto vedere rimane pur sempre un'incognita. I nomi di Chedjou e Ogbonna calzerebbero a pennello, giovani, talentuosi e accessibili quanto basta per accrescere il livello tecnico della squadra.

L'operazione più importante dovrebbe però riguardare la linea mediana, numericamente i giocatori sono pochi e spesso ci si è dovuti arrangiare. Guarin, Ederson, Biondini, Diarra, sono nomi importanti e suggestivi, ma il sogno si chiama Radja Nainggolan, già pronto per il campionato italiano e leggermente meno di alcuni big usciti nell' orbita lazio.

Davanti tutti aspettano il “ritorno” di Cisse, in vista di un prestito di Kozak potrebbe servire eccome un giovane attaccante rapido e sgusciante; probabile che la miglior scelta sia però già in casa, quel Tommaso Ceccarelli che sta devastando le difese del campionato Primavera, o in extremis il Podolsky della situazione in una sorta di bis dell' operazione Klose.

Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta dallo speciale di Goal.com di Massimo Culello&Mauro Gabrieli.

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