lunedì 12 dicembre 2011

VERON: "Ho deciso di giocare per almeno sei mesi..La caviglia fa male,ma ho sensazioni positive"

Veron ritorna in campo per l'Estudiantes.
 
Un mese fa il presidente dell’Estudiantes Enrico Lombardi, vista la difficile situazione della sua squadra, aveva chiesto a Juan Sébastian Veron di rivedere la sua decisione e tornare a rimettersi ai piedi gli scarpini per dare una mano alla sua ex squadra. A distanza di settimane, è arrivato anche l’invito ufficiale da parte dei giocatori, che con un comunicato ufficiale hanno chiesto al loro ex compagno di tornare con loro: «Non vogliamo che questa richiesta sia vista come un impegno da Sebastian, ma che sia un granello in più per riesaminare la situazione. Crediamo che possa ancora fare grandi cose per il club e per noi, è il nostro riferimento. Non intendiamo comprometterlo, ma solo cercare di averlo per questi sei mesi». Di fronte a questa richiesta, la “Brujita” non ha potuto fare finta di niente, ed ecco che dopo appena un giorno ha affermato in una conferenza stampa il suo imminente ritorno al calcio giocato all’età di 36 anni. Ecco le parole ai giornalisti dell’ex giocatore biancoceleste, subito dopo essere uscito dallo spogliatoio dove aveva comunicato la sua decisione alla squadra: «Ho deciso di giocare per almeno sei mesi. Il pressing dei miei compagni di squadra durava da qualche tempo ed aumentava ogni volta sempre di più. Continuo a soffrire alla caviglia, e anche se mi dicono che non ho niente io il dolore lo sento. Poi ho parlato anche ex compagni, colleghi e persone al di fuori del club». Veron ha poi continuato spiegando che la decisione di abbandonare il calcio veniva da una riflessione portata avanti per molto tempo, anche se non era stata resa pubblica: «Ne avevamo parlato nello spogliatoio. Sono sicuro che la determinazione non è cambiata, ma gli argomenti sono molti e vari. Mi piace giocare a calcio e lavorare in un certo modo. Non mi vedo in altre situazioni». Il regista per eccellenza, ha poi continuato: «Provenendo dall’altro lato, ho ascoltato ciò che veniva detto sul momento della squadra e del club, ma dovevo vedere realmente le condizioni in cui stavano. Al di là della decisione, questa cosa si farà insieme. Sono uno del gruppo, con tutta l’importanza che mi verrà conferita, ma se il gruppo non sta bene sarà difficile andare avanti. Spero di fare bene, è quello che sento e quello che penso. Staremo a vedere come sarà l’entusiasmo ma ci deve essere una predisposizione di tutti al 100%». Infine a Veron è stato chiesto se fosse possibile un suo ruolo di manager della Seleccion argentina: «Se ne continuerà a parlare».

Fonte: Marco Ercole - lalaziosiamonoi.it per GenteLaziale.

CISSE: "KLOSE CHE CAMPIONE E BOMBER DI RAZZA"

Reja lo aveva stabilito già da un paio di giorni, qualora avesse recuperato Klose, ci sarebbe stata una staffetta tra Rocchi e Cisse, con il francese pronto a subentrare nel secondo tempo. Appena entrato in campo si è subito reso disponibile nei confronti della squadra, sta ritrovando la migliore condizione mentale, dopo il cross messo a punto per il colpo di testa decisivo di Klose, Reja è corso ad abbracciarlo. Lui si complimenta con il tedesco attarverso il suo profilo Twitter: "Grazie a tutti per il sostegno. Sono molto contento per la vittoria, una vittoria importante per noi. Il mio è stato un bel cross ma il colpo di testa di Klose è stato incredibile. Lui è un bomber Vero. Il mio tempo arriverà con pazienza. forza Lazio". E' tornata la coppia devastante di inizio campionato, il gol scarseggia, ma 7 assist non sono certo pochi.

PAGELLE LECCE-LAZIO DEL FORUM S.S. LAZIO 1900


PAGELLE LAZIO da un idea di Fabrizio Piepoli.

MARCHETTI 6,5: ennesima partita che conferma il suo ottimo stato di forma. Fa' un paio di parate notevoli e quando esce per infortunio, i tifosi del Lecce gioiscono come se stesse uscendo un bomber, e in effetti Marchetti potrebbe essere considerato il Klose della porta. Incolpevole sui 2 gol del lecce. ALTRO CHE I FANTASTICI 4!

Carrizo s.v.: due respinte di pugni da cardiopalma con cui dimostra di essere l'antitesi della sicurezza ma sopratutto di non essere un giocatore da serie A. Per il resto nulla da rilevare. MOLTO LAVORO C'E' DA FARE CARO GRIGIONI!
 

BIAVA-DIAKITE'-STANKEVICIUS 5: nelle ultime settimane, i tanti complimenti dei giornalisti alla difesa laziale, avranno fatto montare la testa ai ragazzi, che oggi sono apparsi molto distratti e poco concentrati, tanto da soffrire oltremodo il modesto attacco leccese. Solo un grande Marchetti e gli errori fantozziani di Di Michele e company hanno salvato la Lazio da una goleada. COMMEDIA COMICA DA NON RIPETERE! 

RADU 4: Se ci fosse stata una gara al peggiore, oggi la medaglia d'oro l'avrebbe vinta sicuramente il romeno. Insieme a Stankevicius, è' il più avanzato del pacchetto difensivo eppure sono rare le sue discese in attacco, mentre in difesa si fa notare solo in negativo, lasciando spesso e volentieri Biava da solo contro Muriel. Un'altra prova incolore del terzino romeno che da quando è tornato dall'infortunio ha collezionato soltanto prove al di sotto dei suoi standard. IMBARAZZARSI DA SOLO NO!
 

LEDESMA5,5: Il solito Ledesma che alterna buone partite a partite mediocri come questa. Lecce è la città che l'ha lanciato ed evidentemente gli amarcord gli hanno annebiato la vista tanto da indurlo a sbagliare passaggi su passaggi...al di sotto della sufficienza patagonia express. CERCASI CONTINUITA' DISPERATAMENTE!
 

CANA 7: Oltre al gol, corre in lungo e in largo per tutto il centrocampo e quando i giocatori del lecce tentano di dribblarlo, lui vince tutti i contrasti. Per la prima volta, da quando è a Roma, gioca mediano accanto a ledesma in un centrocampo a 4 e fa vedere tutte le sue qualità. Se riuscirà a confermare questa prestazione anche in partite più importanti, il ruolo da titolare sarà presto suo. DA RIVEDERE ASSOLUTAMENTE LORIK!

GONZALEZ 4,5: Corre tanto ma a vuoto e quando ha palla tra i piedi automaticamente diventa palla persa. Dopo Radu uno dei peggiori della gara. PERCHE' GIOCAVA "EL TATA"!
 

LULIC 6: L'unico positivo del centrocampo laziale, corre tanto e mette spesso una pezza agli errori difensivi di Radu. ME PIACE,CI PIACE,JE PIACE,C'MON SENAD!
 

HERNANES 5: Più che il profeta, stasera sembrava il fantasmino Casper. In campo lo si nota solo per un tiro dai 25 metri che finisce nella parte superiore della curva, poi il nulla totale. ECTOPLASMATICO!
 

ROCCHI 5: Corre come un dannato ma non riesce mai a superare il suo marcatore, tranne che nel finire del primo tempo in occasione di una sforbiciata finita alle stelle. La sua uscita dal campo è un toccasana per Klose che può finalmente giocare più avanzato e non alle sue spalle. UN THE' CALDO FA SEMPRE BENE..VERO TOMMASO!
 

KLOSE 7,5: per scrivere le qualità e la potenza di questo giocatore non basterebbe nemmeno il famoso rotolone regina. La vittoria della Lazio è solo ed esclusivamente merito suo, a Roma erano anni che non si vedeva un fuoriclasse del genere. IMMENSAMENTE KLOSE!!

CISSE 6,5: come nella partita contro il novara, entra col piglio giusto, corre, fa' movimento senza palla e cerca di rendersi utile alla squadra, fornendo l'assist a Klose per il 3 a 2. Tuttavia non è più il Djibril di inizio anno, sembra quasi intimorito dai suoi compagni e il più delle volte anzichè tirare passa la palla, anche quando ha l'opportunità di fare gol. Bisogna fare qualcosa altrimenti si rischia di perdere irrimediabilmente questo gran bel giocatore. SE SI SBLOCCA SOTTO PORTA SON DOLORI PER TUTTI!

REJA 6,5: La partita di Lecce nascondeva insidie particolari e Reja non si è fatto trovare impreparato. La squadra salentina ha giocatori veloci e gioca principalmente di rimessa, doti che la Lazio 2011-2012 non riesce proprio a digerire. Il cambio di modulo nella ripresa porta immediatamente al goal Cana, da rivedere però alcuni meccanismi soprattutto sui calci da fermo in fase difensiva. Domenica arriva l'Udinese, la forza di Cisse potrebbe ri
velarsi fondamentale per scardinare il muro composto da Benatia e Dani. PROVANDO SPESSO CI SI AZZECA GIA' GIA'!

Pagelle a cura di Fabrizio Piepoli e Mauro Gabrieli.

martedì 6 dicembre 2011

PAGELLE LAZIO-NOVARA DEL FORUM S.S. LAZIO 1900


PAGELLE LAZIO da un idea di Fabrizio Piepoli.

MARCHETTI 6,5: Partita che vede da spettatore, il novara in avanti è pressapoco inesistente. Si vede nelle esultanze ai goal dei compagni, non per le parate in campo. Sempre attento e sicuro tra i pali e nelle uscite. SARACINESCA!

KONKO 6: Sufficiente partita del terzino destro di indubbia provenienza della Lazio.
Iniziamente si diceva "Speriamo non si infortuni spesso, visto che è soggetto" ma la storia dice altro. Gioca sempre con costanza, applicazione ed attenzione. Insomma...il suo lo fa e anche bene. PASSEGGIATA DI SALUTE!
 
BIAVA 7: Ottima la gara del centrale titolare al rientro. Un gradino sopra i suoi compagni di reparto per il gol di testa che apre le marcature. Alla bellezza di 34 anni suonati si dimostra un giocatore cardine nello scacchiere di Reja, con l'ennesima prova sopra le righe. Arrivato tra l'indifferenza generale, si è conquistato il rispetto della piazza romana lavorando a testa bassa e senza mai una parola fuori posto. Dedica il suo gol a Diakitè, il francese è il futuro, Beppe il presente. ESEMPLARE!

STANKEVICIUS 6: Con la continuità, un giocatore con le sue dimensioni e muscolatura, può dimostrare di essere molto utile, ottimo nelle diagonali e nelle chiusure, veloce e attento sull'uomo, sicuramente una lieta sorpresa, anche se ancora ci domandiamo il perche' non sia stato riproposto dopo le belle gare fatte fin'ora Diakite. CE' GROSSA CRISI SENZA LAVORO!

RADU 6: Il romeno dopo le prestazione non brillanti di inizio stagione sembra sia in fase di ripresa, certo il novara visto questa sera non sembra proprio essere un test dei piu' importanti per confermarlo del tutto. BEN AUGURANTE!

LEDESMA 6,5: Finalmente il vero Ledesma. A centrocampo costruisce le azioni e svolge il suo ruolo di filtro con autorità e concretezza. Giovedì la sua assenza era pesata tantissimo, perchè a differenza del suo alter ego Cana, l'argentino oltre a recuperare palla, fa ripartire l'azione smistando palloni a destra e a manca. Sicuramente non è un fenomeno e nemmeno un giocatore che si nota molto in campo,ma in questa Lazio è insostituibile. Suo l'assist per il primo gol di Rocchi. UOMINI SOLI!
 

LULIC 7: Gioca una gran bella partita, non nel suo ruolo più congeniale, ottimi spunti  propositivi sopratutto dalla cintola in su'. Corre avanti e indietro per tutta la partita senza mai fermarsi, sembra avere fiato per altre due partite di fila. Utile in difesa, importante in avanti, tutte le azioni offensive partono dai suoi piedi. CHE TRENO!
GONZALEZ 6: Buona prova dell'uruguaiano impreziosita da un assist al bacio per il secondo gol di Rocchi. Corre tutta la partita e spinge tanto in attacco, partita utile e generosa che gli permette di guadagnarsi la pagnotta. Ci mette la solita grinta, dannandosi l'anima come suo solito. Spezza sul nascere il gioco agli avversari, si prodiga in un bel cross e sfiora la rete su un tiro al volo, che senza rimpallo, avrebbe sicuramente avuto miglior gloria. PODISTA!

HERNANES 6,5: Parte benissimo ma si sgonfia nel secondo tempo, pertanto reja nella ripresa decide giustamente di sostituirlo. Propizia la rete di Biava su angolo, sfiorando il gol in un paio di occasioni. Il suo contributo sarà essenziale per raggiungere importanti traguardi, squadra e tifosi lo aspettano. SOLISTA!

KLOSE 5,5: Come al solito partita giocata al 100% ma stasera gli manca la lucidità mentale che lo contraddistingue. Sbaglia un gol a porta libera che pesa come un macigno per un talento e cecchino come lui. Non segna da un mese ma le sue qualità e il suo impegno sono indiscutibili, pertanto una mezza giornata no gliela si può perdonare. SPUNTATO!

ROCCHI 7,5: "Tommaso Rocchi lalalalalala" canta la curva nord estasiata dal suo campione senza tempo. Dopo un avvio di stagione zoppicante, in cui Tommy si divorava gol su gol (vedi la partita di Lisbona) la maledizione del 100° gol è stata ormai spezzata e adesso il capitano punta a raggiungere colui che è considerato una leggenda dai tifosi biancocelesti, il mitico Bruno Giordano, che dista solo 8 lunghezze. Con i tanti impegni ravvicinati e con la momentanea crisi di Cisse, l'apporto di tommy gol sarà decisiva per il lungo prosieguo della stagione. 102 VOLTE FORZA CAPITANO!
 

CISSE 6: Entra per Rocchi nel secondo tempo con il piglio giusto. Dopo 4 giorni di fuoco causati dalle esternazioni ingenuamente scritte su twitter, il francese si riappacifica con la nord e dopo 77 minuti di panchina entra in campo, muovendosi tanto senza palla (cosa mai vista quest'anno) e rischiando di segnare una bellissima rete, ma la malasorte sembra prendersi beffe di lui. Gioca nel ruolo a lui più consono (centravanti), ottimi i suoi movimenti ad attaccare lo spazio e la profondità. Il pubblico capisce il suo momento difficile e lo incita fino al 93°,lui non è felice della sua prestazione,ma se affronterà le prossime partite con questa grinta e vivacità, il gol non tarderà ad arrivare. C'MON DJIBRIL!

CANA 5: Entrato per dare una mano nel finale non risponde alla chiamata dimostrandosi impreciso, statico e lento..per non dire INUTILE. Per chi ha visto la partita su mediaset premium, il commento di castagner sull'albanese è tutto un programma. Bravo quando c'è da fare il compitino e recuperare palla, va in difficiltà quando c'è da impostare il gioco. Ok che entra nel finale della partita, però sbagliare tutti i passaggi, anche i più elementari, è davvero imbarazzante per un giocatore che percepisce quasi 2 mln a stagione. Avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi a centrocampo, invece ogni qual volta tocca palla fa rimpiangere Brocchi. GOOD BYE LORIK!

REJA1) 6: Tarda a mettere Cisse in campo e non toglie un Klose opaco non particolarmente in giornata. Ha gli uomini contati ma comunque riesce a mettere in campo la miglior formazione possibile, giusta la scelta di Rocchi e la squadra entra in campo con la giusta concentrazione mantenendola per tutti i 90 minuti. Lo aspettiamo però negli appuntamenti importanti, lo scontro diretto con l'Udinese non è poi cosi lontano. REJA2) 4: CARO MISTER CI SI DOMANDA E DICE...PARTITA AMPIAMENTE CHIUSA..NOVARA INERME..CISSE' DA RECUPERARE PSICOLOGICAMENTE.. FARLO ENTRARE PRIMA NO??

P.S: Caro Reja sono i piccoli particolari a fare la differenza tra i grandi uomini e quelli mediocri...tu' appartieni alla seconda categoria purtroppo per noi.

Pagelle a cura del Forum s.s. lazio 1900 e di Mauro Gabrieli.





  
 

domenica 4 dicembre 2011

LA PENSO COSI, VOI.......................

L'udinese la scorsa stagione arriva quarta davanti alla Lazio guadagnandosi la CHAMPIONS, poi vende dei giocatori importanti, mentre la Lazio compra KLOSE e CISSE', pronti via e guardate ora la classifica a poche giornata dalla fine del girone d'andata...ancora siete convinti che il MANICO, la guida tecnica di una Societa non sia molto importante?...considerate che...non e' ferguson che allena l'udinese, per cui fa ancora più impressione quanto un allenatore NORMALE incida su una squadra rispetto ad uno nullo, vero Reja...come diceva un vecchio spot pubblicitario, LA POTENZA E' NULLA SENZA CONTROLLO...

Giampiero Mazzotta&Mauro Gabrieli

CARO DELIO NOI TIFIAMO PER TE, FAJE MALE A STA' ROMA


La Lazio gli è rimasta nel cuore, come Delio Rossi è rimasto nel cuore di tutti i tifosi biancocelesti. Non c’è occasione in cui mancano di dimostrargli il loro affetto e domani gli chiedono un altro regalo; Fiorentina-Roma sarà quasi un derby per l’ex mister biancoceleste, una sfida da vincere per la sua nuova avventura viola, una sfida che non può non ricordargli quei derby capitolini: “Un derby che ricordo particolarmente? Più le sconfitte che le vittorie, ma ora penso alla Fiorentina e basta – ha dichiarato in conferenza stampa alla vigilia del match, tagliando corto - Spero di vincere, consapevoli che la Roma è forte ed ha un’identità. Ha grandi giocatori e tutto l’ambiente si è stretto attorno al tecnico e alla squadra”. Totti dovrebbe riprendere le redini dell’attacco giallorosso: “Se sta bene, lo vorrei sempre con la mia squadra”.

venerdì 2 dicembre 2011

LAZIO ECCO IN ARRIVO LA COPPA ITALIA. DATE ED ORARI DEGLI OTTAVI IN CASA LAZIO

Diramate date e orari degli ottavi di Coppa Italia: si parte l'8 dicembre con la Juve, chiude l'Inter il 19 gennaio.

Big match Roma-Fiorentina l'11 gennaio mentre l'unica squadra di B, il Verona, sarà impegnata il 10 gennaio contro la Lazio. Palermo-Siena il 13 dicembre.

Sono state diramate quest'oggi date e orari delle gare in programma per gli ottavi di Coppa Italia: turno che si disputerà tra l'8 dicembre e il 19 gennaio, con il grosso delle gare nel nuovo anno, mentre le uniche due sfide in programma nel 2011 saranno Juventus-Bologna e Palermo-Siena.
Cinque le gare nella tre giorni 10-12 gennaio (fra cui il big match Roma-Fiorentina), mentre nella settimana seguente chiuderanno le milanesi rispettivamente con Milan-Novara il 18 gennaio e Inter-Genoa il 19, che chiuderà il quadro degli ottavi e delineerà i quarti.
Ecco nello specifico le 8 gare con orario e data programmati:

Giovedì 8 dicembre ore 21.00 Juventus-Bologna
Martedì 13 dicembre ore 21.00 Palermo-Siena
Martedì 10 gennaio ore 21.00 Lazio-Verona
Mercoledì 11 gennaio ore 17.30 Udinese-Chievo
Mercoledì 11 gennaio ore 20.45 Roma-Fiorentina
Giovedì 12 gennaio ore 21.00 Napoli-Cesena
Mercoledì 18 gennaio ore 21.00 Milan-Novara
Giovedì 19 gennaio ore 21.00 Inter-Genoa

giovedì 1 dicembre 2011

CARA LAZIO QUANTO VALE VINCERE STASERA!!

PIATRA NEAMT - Novanta minuti, l’ingresso ai sedicesimi di Europa League, altri 400 mila euro in cassa. Battendo il Vaslui, il conto economico per la Lazio salirebbe a 1,3 milioni già guadagnati sotto forma di premi Uefa, esclusi gli incassi al botteghino e gli introiti derivanti dai diritti televisivi. Si gioca per il prestigio e non solo. Chi vince, passa il turno. E porta a casa altri soldi. Non sono le stesse cifre garantite dalla Champions, ma neppure si tratta di spiccioli. Ci tiene la società, che ha bisogno di tornare nell’aristocrazia del calcio europeo e di proseguire nel suo percorso di crescita. Sotto la gestione Lotito, la squadra biancoceleste non è mai riuscita a superare la fase a gironi. Tre partecipazioni europee e altrettante eliminazioni, a dicembre l’avventura si era già conclusa. Otto anni fa, con Mancini in panchina e Longo presidente, la Lazio arrivò sino alla semifinale di Coppa Uefa, eliminata dal Porto di Mourinho. Reja vuole invertire la tendenza ed entrare nel tabellone a eliminazione diretta (si partirebbe 16 e 23 febbraio): le fatiche per i molteplici impegni infra-settimanali sarebbero compensate dalla necessità di tenere impegnato e coinvolto un organico ampio e strutturato per reggere l’urto di più competizioni.
PREMI - L’Uefa a settembre ha ufficializzato la parte economica di questa Europa League. Eliminati i macedoni del Rabotnicki, la Lazio si è garantita con l’ingresso al girone un bonus di 640 mila euro. Sinora un successo e due pareggi hanno assicurato un bottino di altri 280 mila euro (la vittoria vale 140 mila, il pareggio 70), a cui bisogna aggiungere il gettone di ogni partita (60). Domani sera chi vince porta a casa 200 mila euro, ma il premio raddoppia perché la qualificazione ai sedicesimi vale altrettanto (200 Sarebbero i premi Uefa cui avrebbero diritto i biancocelesti. E con la qualificazione i ricavi crescerebbero mila). Il totale fa 400 e per la Lazio, passare il turno, significherebbe aver guadagnato 1,3 milioni senza contare l’ultimo impegno.
CALCOLI - I portoghesi, primi in classifica a quota 9, sono già qualificati. Anche perdendo due partite (domani in casa con lo Zurigo, poi la Lazio) non possono essere raggiunti o scavalcati da due squadre. A parità di punti valgono nell’ordine i punti negli scontri diretti, la differenza reti negli scontri diretti, i gol segnati in trasferta negli scontri diretti, la differenza reti generale. Lo Zurigo chiude la classifica a 2 punti, Vaslui e Lazio sono appaiate a quota 5 e nella partita d’andata, allo stadio Olimpico, hanno pareggiato 2-2. Vincendo stasera, Reja si garantirebbe la qualificazione aritmetica: tre punti di margine e il vantaggio nei confronti diretti su Vaslui e Zurigo, l’ultima giornata (Lazio-Sporting e Zurigo-Vaslui) diventerebbe ininfluente. Ma questa sera i romeni potrebbero anche provare a gestire il risultato: il pareggio per 0-0 o 1-1, consegnerebbe al Vaslui un vantaggio nei confronti diretti e Reja si dovrebbe augurare all’ultima giornata un regalo da parte dello Zurigo (gli svizzeri dovrebbero pareggiare o vincere) per evitare l’arrivo ex-aequo. Il discorso si capovolgerebbe a favore della Lazio se dovesse venire fuori un pareggio per 2-2. La squadra di Reja godrebbe di un minimo vantaggio nella differenza reti generale (0 contro -1) rispetto ai romeni da difendere nell’ultima partita. Ancora meglio un eventuale 3-3, perché a parità di punti varrebbero i gol realizzati in trasferta. Una sconfitta, ovviamente, condannerebbe la Lazio.

Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta da il Corriere dello Sport

UNA SOLA PAROLA,VITTORIA E VITTORIA SIA CARA LAZIO


È una finale, in pratica. Stasera in Romania (diretta su Italia1, ore 21.05), contro il Vaslui, la Lazio si gioca la qualificazione ai sedicesimi di Europa League: se vince è matematicamente dentro, se perde è fuori, se pareggia con un punteggio inferiore al 2-2 si fa durissima, ci vorrebbe un miracolo nell’ultima giornata. Reja pungola i suoi: «Vogliamo continuare la nostra avventura in Europa, ci teniamo. Per questo dobbiamo vincere a tutti i costi: non sarà facile, servirà una grande partita. Impossibile sottovalutare il Vaslui, ricordiamo bene il 2-2 dell’Olimpico». La formazione dimostra la volontà di andare avanti: giocano i titolari, con l’eccezione di Cana che sostituirà l’affaticato Ledesma. Occasione importante per l’albanese, convincente contro lo Zurigo. A parte Stankevicius, colpevolmente non inserito nella lista Uefa, in campo dall’inizio tutti gli acquisti dell’estate: Marchetti, Konko, Lulic, Cana, Klose e Cisse. Per il francese è l’ennesima chance per spezzare la maledizione del gol che lo perseguita dal 15 settembre: proprio con il Vaslui, all’andata, l’ultima rete (su rigore). Ma lo stesso Klose scalpita: con la Juve non si è piaciuto e non ha segnato, ha intenzione di rifarsi stasera. È importante, la qualificazione, anche per dare spazio a chi di solito resta fuori: altrimenti, partecipando solo a campionato e Coppa Italia, per Reja non sarebbe facile gestire la rosa extralarge. Si gioca nel gelo di Piatra Neamt, a 140 chilometri da Vaslui: temperatura sotto zero. Il tecnico dei romeni, il 64enne Hizo, spera nell’impresa: «Possiamo farcela, il vantaggio è che non abbiamo niente da perdere». Gli mancherà lo squalificato Wesley, autore dei due gol all’Olimpico. Commozione e tanta gente ieri ai funerali di Maurizio Maestrelli: feretro portato a spalla da Nanni, Pulici, Oddi, Wilson e D’Amico, pilastri della Lazio ’74, quella del primo scudetto, e legatissimi alla famiglia del “maestro” Tommaso.

Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta dalla Repubblica a firma di Giulio Cardone

mercoledì 30 novembre 2011

I TIFOSI DEL SALERNO STRIZZANO L' OCCHIO A LOTITO "PORTACI AL SAN PAOLO"

ESCLUSIVA GENTE LAZIALE DA SALERNO.


LOTITO: "Una cosa è certa: non avrete mai problemi economici, qui c’è una società seria e con noi potete stare tranquilli.”

Soddisfatto Lotito a fine partita. Solito bagno di folla a fine partita all’esterno della tribuna. Alcuni tifosi hanno intonato il coro: “Lotito portaci al San Paolo”. Il presidente ha risposto con un sorriso e poi ha aggiunto: “Dobbiamo stringerci ancor di più accanto alla squadra ed alla società perché è fondamentale sostenere questi ragazzi. La città merita palcoscenici migliori e probabilmente li otterrà presto. Una cosa è certa: non avrete mai problemi economici, qui c’è una società seria e con noi potete stare tranquilli.” Alcuni tifosi hanno poi ricordato a Lotito la vicenda marchio e denominazione. Il presidente non ha rilasciato altre dichiarazioni soffermandosi con l’ex giornalista delle Iene oggi inviato de La 7 per una intervista che andrà in onda nei prossimi giorni.

IL PERSONAGGIO CISSE,TRA SCARAMANZIA,MODA,TATUAGGI,MACCHINE E TANTA LAZIO DA AMARE


Si sfoga, Djibril Cisse: «Non ho alcuna intenzione d’andar via, sono felice alla Lazio». Non scotta la panchina contro la Juve: «Ho giocato più degli altri — assicura il francese a Lazio Style Radio — e con Reja c’è un ottimo rapporto. Il mister ha fatto solo una scelta». Domani sera toccherà al Leone Nero: «Bisogna vincere contro il Vaslui. L’Europa League è una competizione importante, arriveremo lontano. Cercherò di segnare per ripagare l’affetto dei laziali». Un gol per liberare l’aquila sulla pelle: «Ho un tatuatore personale, corre dalla Francia per me. Ho sistemato da poco il guerriero spartano sulla gamba destra, è in preallarme». Si cucirà la Lazio addosso, non appena avrà cacciato la malinconia, chiuso quella sacca piena di scarpe “maledette”:«Se non segno nei primi 45 minuti, le cambio. Ne ho gettate diverse paia perché avevo fallito. Se vado bene invece, riutilizzo sempre gli stessi scarpini. Sono molto scaramantico, ho addirittura bruciato quelli dei due terribili infortuni». E’ sprofondato, s’è sempre rialzato. Ama le sfide, adora il pericolo. È un matto al volante, chiedete alla sua Bentley: è arrivata a Roma da Atene dopo un incidente a settembre 2010, 300mila euro di danni.Pezzi di cuore infranti. Perché Djibril le supercar (ben 18 in garage) le cura come fossero figli. Ha fatto le fortune di Elo, proprietario della TKO, società per la “personalizzazione” di auto di lusso a Nord di Londra: «Djibril, insieme a Eto’o, è il mio miglior cliente. Nove delle sue macchine sono passate dalla mia officina. Per ciascuna ha speso in media 45mila euro. Nell’Hummer bianca, rinominata “Angel Hummer” per le ali che riprendono il suo tattoo, ho istallato 9 schermi. Nel Dodge una poltrona massaggiante e una consolle da dj. In una ho disegnato sul cofano il volto di sua figlia». Llona-Celeste, 10 anni, nata da una precedente relazione. Con l’attuale moglie, la parrucchiera gallese Jude, ha altri tre figli, vivono a Liverpool. Djibril è spesso solo sulla Cassia. Un appartamento a Roma minimal style con il solito tocco d’eccentricità: i piatti da dj nel salone, una poltrona argentata, le stampe dei suoi film preferiti (Pulp Fiction, il Padrino, Scarface). Trenta paia di sneakers ai piedi del letto e i vestiti più curiosisparsi qua e là. Perché Cisse è pure stilista — ha una linea personale, la “Klubb 9 Nine” — e rivela: «Non m’interessa la marca. Riutilizzo in controtendenza abiti di 4 o 5 anni prima». Ha sfoggiato un completo rosso brillante al suo primo matrimonio: «L’avevo promesso a mia madre, la mia guida. Ha cresciuto sette figli da sola dopo il divorzio, nella povertà, con una forza unica. E io ho senz’altro i suoi geni». I piedi di papà Mangue, ex calciatore scomparso due anni fa. Djibril il 2 novembre l’ha commemorato da Papa Ratzinger: «Ho partecipato alla messa e visto la Cappella Sistina». Cisse sacro e profano: dopo il video con Puff Duddy, reciterà nella clip della popstar greca Anna Vissi. S’intitola “Come la mia voce”, Cisse farà prima sentire il suo ruggito a Piatra Neamt al fianco di Klose, dietro Hernanes.

Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta dalla Repubblica a firma di Alberto Abbate

lunedì 28 novembre 2011

LAZIO QUANTO E' DURA FAR GOAL


Tutto si poteva pensare in casa Lazio alla vigilia del campionato, fuorché che l’attacco risultasse meno efficace rispetto alla passata stagione. Eppure le cifre dicono questo: 16 gol in 12 gare, 1.33 a partita. L’anno scorso furono in tutto 55, con la media di 1.44. Floccari-Zarate meglio di Klose-Cisse? Non è proprio così, ma è innegabile che lo 0 collezionato nei big match con Napoli e Juve qualche preoccupazione l’ha destata. Della crisi di Cisse si è già detto. Il francese non segna in campionato dal debutto a San Siro, il 9 settembre. In assoluto è in astinenza dalla settimana successiva: rigore al Vaslui. Il vero dato nuovo delle ultime settimane è che se si ferma Klose per la Lazio il gol diventa una missione impossibile. Finora il tedesco aveva nascosto tutte le magagne di un reparto in difficoltà, ma è bastata la sua assenza a Napoli e la prestazione sottotono con la Juve a far palesare alcuni problemi. Finora alla Lazio, oltre ai gol di Cisse, sono mancati quelli di difensori e centrocampisti. Se si esclude Lulic, il resto del fatturato è tutto da ascrivere ai quattro attaccanti (ci sono anche i gol di Sculli e Rocchi) e ad Hernanes. In tutto fanno sei marcatori. La Juve, per dirne una, ne ha mandati a segno 8, il Milan 11, la Roma e l’Inter 9. A questo punto del campionato, l’anno scorso i biancocelesti che avevano trovato la via del gol erano otto, compresi il centrocampista Ledesma e il difensore Dias. Manca qualcosa da Kozak – che però esplose principalmente nel girone di ritorno – e manca soprattutto Mauri. Il brianzolo è tra i pochi a sapersi inserire con continuità in zona gol e a servire assist perfetti alle punte. Basti pensare che a Milano, nell’unica vera partita giocata in campionato quest’anno, aveva mandato in rete sia Klose che Cisse. Mauri non rientrerà prima di febbraio-marzo. E un’assenza così lunga difficilmente lo restituirà in uno stato di forma ottimale. Difficile trovare sul mercato un giocatore delle sue caratteristiche, più opportuno sperare che Klose ricominci subito a segnare e che anche Cisse si svegli. Il francese non ha fatto polemiche per la panchina contro la Juve.Chi ci parla ogni giorno riferisce di un calciatore sì nervoso, ma solo con se stesso. Un Cisse che non vede l’ora di sbloccarsi per ricevere l’abbraccio dei tifosi, vera e propria benzina per il suo spirito. Ieri, anche per ritrovare un po’ di quell’esaltazione che gli manca, è volato ad Atene per assistere alla gara del suo Panathinaikos in un ambiente dove è ancora venerato. Reja, dal canto suo, cercherà di sfruttare al meglio la sua voglia di riscatto giovedì contro il Vaslui, quando il francese guiderà l’attacco con Klose. Il suo rapporto col gol si interruppe contro i romeni, chissà che il cerchio non si possa chiudere contro gli stessi avversari.

Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta da il Tempo.

domenica 27 novembre 2011

PAGELLE LAZIO-JUVENTUS DEL FORUM S.S. LAZIO 1900


PAGELLE LAZIO da un idea di Fabrizio Piepoli.
 

MARCHETTI 7: Partita perfetta para tutto, tranne il goal. Decisivo ancora una volta, se le parete fondamentali valessero come i goal, avremmo qualche punto in più. E' l'arma in più di questa Lazio il buon Federico. SUPERMAN!

KONKO 6,5: Buona partita del Franc...ehm... Maroc...ehm...Egiz...ehm... Cong....ehm del terzino destro della Lazio, recupera bei palloni e si pronone in avanti, senza però mai esagerare. CONFERMA!

DIAKITE' 6,5: Buona gara del centrale. Gioca bene in fase di rottura nel primo tempo, nella ripresa si spinge anche in avanti facendo valere il suo ottimo stato di forma fisica, dimostrando personalità e concentrazione. CRESCITA COSTANTE!


STANKEVICIUS 6: Si dimostra sempre attento nelle chiusure durante la partita
, ma ha la grande pecca di non essere mai in grado di avviare la manovra laziale. Nessuna responsabilità sul gol, non commette errori degni di nota. NE ARTE NE PARTE!

RADU 5:
Il romeno dopo la prestazione di Napoli ben augurante ha preferito rimanere a casa e mandare nuovamente la controfigura contro la juventus..così non va..uomo in meno. Lascia a desiderare in tutte le fasi difensive, vedi la non diagonale sul goal di Pepe. SVEGLIA!

BROCCHI 6: Solita partita tutto cuore, muscoli e grinta. Esce nell’intervallo per distorsione. COMBATTENTE!

LEDESMA 5,5: A centrocampo costruisce le azioni e svolge il suo ruolo di filtro con autorità, almeno finché il fisico tiene. Nel secondo tempo quando la Lazio offre il forcing piu' importante non né ha più sfortunatamente. Solitamente il lavoro di Cristian si nota solo quando non gioca, ma stasera l'argentino non lascia il segno. LUCE SPENTA!

LULIC 6: Gioca una degna partita, non nel suo ruolo più congeniale, ottimi spunti e controllo..ma non della palla..se migliora lì, sarà determinante in futuro. Da apprezzare il suo mettersi a completa disposizione della squadra. OPERAIO!

HERNANES 6,5: Ottima la partita del “Profeta”. Offre oltre alla solita grande tecnica molta forza fisica e classe cristallina. Pallone attaccato ai piedi, passaggi millimetrici, tiri potenti. Nella ripresa è il palo a dire no alla sua prodezza. E' ancora troppo poco decisivo pero'. SERATA SFORTUNATA!

ROCCHI 5,5: Stasera capitan Rocchi aveva la grande chance di mettersi in luce, invece incappa in una prestazione non sufficiente, ben al di sotto delle sue potenzialità da mister 100 goal. Peccato per quel tiro miracolato prima da Buffon e poi dal braccino del difensore bianconero. Nella ripresa cala moltissimo ed esce al 64’ per Cisse. SPRECONE!

KLOSE 5,5: Stasera il panzer tedesco è un po' evanescente. Non partecipa molto alle azioni e non si fa vedere mai in attacco nella prima fase di partita. Migliora nella ripresa, ma con la sua abilità da cecchino deve fare molto di più. FORZA MIROSLAV!

CISSE s.v: Entra per Rocchi nel secondo tempo non pungendo piu' di tanto. Reja sapeva che non era al top ed aveva ragione. Dal suo ingresso lotta con i centrali bianconeri, ma la sua precaria condizione lo limita molto. DA RIVEDERE!
 

SCULLI s.v: Entrato per dare l’assalto finale non risponde alla chiamata dimostrandosi impreciso e anche nervoso rimediando un giallo meritato. INUTILE!

GONZALEZ 6: Dal momento del suo ingresso "El Tata"da la scossa ai suoi fornendo ottima corsa e buoni cross. Ci mette la solita grinta, dannandosi l'anima come suo solito. Entra al posto di Brocchi infortunato. VOGLIOSO!

Pagelle a cura di Cristian Mastrangelo, Mauro Gabrieli e del Forum s.s. lazio 1900

LA LAZIO RIMANDA IL SALTO DI QUALITA' CONTRO UNA JUVENTUS PIU' SQUADRA E CINICA SOTTO PORTA


La JUVENTUS espugna l’Olimpico di Roma per 0-1 al termine di una gara bella e bifronte. Un primo tempo giocato a ritmi forsennati dagli uomini di Conte ed una ripresa, specie nei primi venticinque minuti, di sofferenza pura sulla pressione biancoceleste. La LAZIO di Reja esce lievemente ridimensionata nelle sue ambizioni scudetto essendo parsa pienamente in partita solo nei primi venticinque/trenta minuti della ripresa, rendendosi pero' non troppo pericolosa dalle parti di Buffon e rischiando nel finale su qualche contropiede bianconero.
Reja stupisce tutti inizialmente escludendo dalla formazione titolare Cisse, apparso in queste ultime uscite nervoso ed avulso dalla manovra, mandando in campo dal primo minuto mister 100 goal Tommaso Rocchi a fare coppia con il rientrante Klose per formare la coppia d'attacco biancoceleste. In difesa, perdurando l’assenza di Dias e gli acciacchi di Biava, confermatissimi sono i centrali Diakitè e Stankevicius, che così bene avevano fatto sette giorni fa a Napoli.

La partita sin dall' avvio e' frizzante, veloce e vivace, con le due squadre corte ed aggressive. Le migliori occasioni inizialmente sono di marca juventina con Marchisio che spedisce di poco a lato al 10’ su cross di Liechsteiner dalla destra e con una punizione a lunga gittata di Pirlo che Marchetti battezza male recuperando velocemente la posizione e salvando il goal smanacciandola a centro area dove per poco Liechsteiner non riesce ad approfittarne. Al 34’ la Juve passa in vantaggio con un rapidissimo capovolgimento di fronte, Buffon è bravissimo in uscita su Rocchi servito alla perfezione da Hernanes, e i bianconeri in tre passaggi sono in porta: Vucinic apre sulla sinistra, scatto di Matri che serve al centro Pepe il cui tap-in vincente spiazza Marchetti. Da notare che nell' occasione del goal bianconero il rumeno Radu sbaglia vistosamente la diagonale difensiva compiendo un clamoroso sbaglio di posizione. La ripresa è tutta un’altra gara, almeno per i primi trenta minuti la Lazio schiaccia la squadra di Conte nella propria metà campo, confezionando un clamoroso palo di Hernanes al 60’ ed una grande parata di Buffon su tiro a botta sicura di Klose. Nel finale, visibile il calo dei giocatori di Reja per lo sforzo profuso, anche se non prolifico, è la Juve ad avere una doppia occasione per il raddoppio con Giaccherini ,subentrato a Vucinic ,e Matri ma il portiere laziale è attento e super. In conclusione è stata una partita molto bella, con i biancocelesti spreconi, tre grosse occasioni per portarsi in vantaggio, mentre la squadra di Conte invece si e' dimostrata micidiale in contropiede e cinica sotto rete.

MAURO GABRIELI

sabato 26 novembre 2011

LAZIO-ROMA PRIMAVERA, CHE BIG MATCH DA VERTICE IL DERBY

Oggi pomeriggio alle 14 (diretta tv su Sportitalia) si gioca a Formello il derby Primavera che vale il primato nel girone C. Nella Roma capolista, la formazione di Alberto De Rossi è in testa alla classifica con 26 punti, uno più della Lazio, tornano l’attaccante ivoriano Tallo, in ballottaggio con Leonardi, e il difensore Sabelli. Non ce la fa, invece, l’altro difensore Rosato, infortunatosi in Coppa Italia contro il Parma. La Lazio si affida al bomber Ceccarelli, capocannoniere indiscusso del torneo con 15 reti.



ROMA - Il derby porta dentro di sé qualcosa di natalizio. Come una festa comandata si compone di una vigilia carica d’attesa che precede lo scarto dei regali. Divertitevi: dentro il pacco troverete un risultato inaspettato. E ancora di più oggi, perché oltre ad essere la stracittadina per eccellenza, la più sentita d’Italia, Lazio-Roma Primavera è una gloriosa sfida al vertice.

LA SFIDA - A caccia del primato ci va però la squadra di Alberto Bollini, una lunghezza sotto i cugini giallorossi. «Il nostro punto di forza? Speriamo di averne più di uno. Credo che lo spirito di squadra faccia la differenza su tutto il resto - ha detto il tecnico biancoceleste, ieri, a Lazio Style Radio - E’ un fattore fondamentale nella crescita dei ragazzi, e della società stessa. Dobbiamo dare continuità ai risultati anche in una gara così importante. Venite in tanti a fare il tifo, sarà una bella partita, un match emozionante. Entrambi attacchiamo bene e ci difendiamo altrettanto bene».

IL DIVERTIMENTO - Non a caso è il match che porta in campo più di cinquanta gol segnati: 28 la Roma, 26 la Lazio. E’la partita degli attacchi ruggenti e delle difese quasi imperdonabili (6 gol incassati dalla Roma, 9 dalla Lazio). E’ anche il giorno in cui le famiglie si riuniscono. Infatti ad assistere al miracolo del baby derby ci saranno Reja e i suoi ragazzi, quelli della prima squadra. Per Bollini questo ha un significato ben preciso: «Siamo una famiglia compatta». Sugli spalti sono attesi duemila spettatori.
LE MOSSE - Bollini ritroverà Ceccarelli. In settimana, l’attaccante aveva saltato la gara di Coppa Italia contro il Palermo per una contrattura. Ceccarelli è in testa alla classifica marcatori (dei 3 gironi) con 15 gol realizzati in dieci partite. E’ una media mostruosa. Che fa il paio con i derby-gol: 5 negli ultimi sei disputati. Il primo ancora sotto la gestione Sesena e quattro nell’anno appena passato. Rozzi non è al top, ma garantisce peso e qualità in avanti. Zampa, a centrocampo, darà compattezza e rapidità alla manovra. In difesa confermata la presenza di Crescenzi, che comanderà il reparto con Cavanda (a destra), Sbraga (al centro) e Salustri (a sinistra). Occhio a Onazi ed Emmanuel: che siano proprio loro le vere sorprese di questa sfida speciale?

Link del sito internet Sportitalia per vedere la partita in diretta  http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=sportitalia&source=web&cd=1&sqi=2&ved=0CC4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.sportitalia.com%2F&ei=CMeiTrqmLNDDtAbB85WfAw&usg=AFQjCNGDOeYlpdHN57VJOsRuZgtjOzMUrQ&sig2=KHrT8_4ewq14DbWDC4-VUQ.  Andare su web tv,cliccare poi il canale sporitalia nel sito stesso.
Rassegna stampa a cura di Gente Laziale tratta da il Corriere dello Sport.

giovedì 24 novembre 2011

S.S.LAZIO-JUVENTUS SFIDA AL VERTICE CHE SA' DI STORIA.DAI PRECEDENTI STORICI AD OGGI


20.01.1929 Campionato a gironi Lazio-Juventus 1-2 V
09.06.1929 Campionato a gironi Juventus-Lazio 0-1 S
16.02.1930 Campionato Lazio-Juventus 0-1 V
06.07.1930 Campionato Juventus-Lazio 3-1 V
21.12.1930 Campionato Lazio-Juventus 2-1 S
07.06.1931 Campionato Juventus-Lazio 3-1 V
27.12.1931 Campionato Juventus-Lazio 1-2 S
22.05.1932 Campionato Lazio-Juventus 0-3 V
20.11.1932 Campionato Juventus-Lazio 4-0 V
23.04.1933 Campionato Lazio-Juventus 1-0 S
24.12.1933 Campionato Juventus-Lazio 2-2 P
29.04.1934 Campionato Lazio-Juventus 0-2 V
04.11.1934 Campionato Lazio-Juventus 5-3 S
17.03.1935 Campionato Juventus-Lazio 6-1 V
06.10.1935 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
09.02.1936 Campionato Lazio-Juventus 3-0 S
01.11.1936 Campionato Lazio-Juventus 1-0 S
28.02.1937 Campionato Juventus-Lazio 6-1 V
07.11.1937 Campionato Juventus-Lazio 1-1 P
06.03.1938 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
11.12.1938 Campionato Juventus-Lazio 1-0 V
09.04.1939 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
19.11.1939 Campionato Lazio-Juventus 4-0 S
24.03.1940 Campionato Juventus-Lazio 3-1 V
06.10.1940 Campionato Lazio-Juventus 2-2 P
26.01.1941 Campionato Juventus-Lazio 3-2 V
28.12.1941 Campionato Juventus-Lazio 2-0 V
10.05.1942 Campionato Lazio-Juventus 2-1 S
27.09.1942 Coppa Italia Juventus-Lazio 2-3 S
08.11.1942 Campionato Lazio-Juventus 5-3 S
21.02.1943 Campionato Juventus-Lazio 2-4 S
02.02.1947 Campionato Lazio-Juventus 1-2 V
06.07.1947 Campionato Juventus-Lazio 3-3 P
02.11.1947 Campionato Juventus-Lazio 1-1 P
11.04.1948 Campionato Lazio-Juventus 0-0 P
19.09.1948 Campionato Lazio-Juventus 0-4 V
09.01.1949 Campionato Juventus-Lazio 4-1 V
18.09.1949 Campionato Lazio-Juventus 1-3 V
22.01.1950 Campionato Juventus-Lazio 1-2 S
31.12.1950 Campionato Juventus-Lazio 1-1 P
27.05.1951 Campionato Lazio-Juventus 0-3 V
23.09.1951 Campionato Juventus-Lazio 5-3 V
17.02.1952 Campionato Lazio-Juventus 2-0 S
11.01.1953 Campionato Juventus-Lazio 5-0 V
24.05.1953 Campionato Lazio-Juventus 0-1 V
04.10.1953 Campionato Lazio-Juventus 2-1 S
21.02.1954 Campionato Juventus-Lazio 0-0 P
26.09.1954 Campionato Juventus-Lazio 4-2 V
13.02.1955 Campionato Lazio-Juventus 2-1 S
01.01.1956 Campionato Juventus-Lazio 1-0 V
10.05.1956 Campionato Lazio-Juventus 2-0 S
16.09.1956 Campionato Lazio-Juventus 0-3 V
03.02.1957 Campionato Juventus-Lazio 3-3 P
10.11.1957 Campionato Juventus-Lazio 3-1 V
06.04.1958 Campionato Lazio-Juventus 1-4 V
14.09.1958 Coppa Italia Lazio-Juventus 2-0 S
18.01.1959 Campionato Juventus-Lazio 6-1 V
02.06.1959 Campionato Lazio-Juventus 1-0 S
25.10.1959 Campionato Lazio-Juventus 0-2 V
20.03.1960 Campionato Juventus-Lazio 2-0 V
18.06.1960 Coppa Italia Juventus-Lazio 3-0 V
02.10.1960 Campionato Juventus-Lazio 3-1 V
12.02.1961 Campionato Lazio-Juventus 1-4 V
19.01.1964 Campionato Lazio-Juventus 0-2 V
22.03.1964 Campionato Juventus-Lazio 0-3 S
29.11.1964 Campionato Juventus-Lazio 0-0 P
11.04.1965 Campionato Lazio-Juventus 0-2 V
28.11.1965 Campionato Lazio-Juventus 0-1 V
10.04.1966 Campionato Juventus-Lazio 0-0 P
22.01.1967 Campionato Lazio-Juventus 0-0 P
01.06.1967 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
21.12.1969 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
12.04.1970 Campionato Lazio-Juventus 2-0 S
03.01.1971 Campionato Juventus-Lazio 3-1 V
25.04.1971 Campionato Lazio-Juventus 2-2 P
15.10.1972 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
11.02.1973 Campionato Juventus-Lazio 1-0 V
28.10.1973 Campionato Juventus-Lazio 3-1 V
23.01.1974 Coppa Italia Lazio-Juventus 0-0 P
17.02.1974 Campionato Lazio-Juventus 3-1 S
27.03.1974 Coppa Italia Juventus-Lazio 3-0 V
05.01.1975 Campionato Lazio-Juventus 1-0 S
27.04.1975 Campionato Juventus-Lazio 4-0 V
09.11.1975 Campionato Juventus-Lazio 2-0 V
07.03.1976 Campionato Lazio-Juventus 1-2 V
03.10.1976 Campionato Lazio-Juventus 2-3 V
13.02.1977 Campionato Juventus-Lazio 2-0 V
02.10.1977 Campionato Lazio-Juventus 3-0 S
19.02.1978 Campionato Juventus-Lazio 3-0 V
01.10.1978 Campionato Lazio-Juventus 2-2 P
28.01.1979 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
04.11.1979 Campionato Lazio-Juventus 1-0 S
09.03.1980 Campionato Juventus-Lazio 0-0 P
04.09.1983 Coppa Italia Lazio-Juventus 1-1 P
02.10.1983 Campionato Lazio-Juventus 0-1 V
12.02.1984 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
30.01.1985 Campionato Juventus-Lazio 1-0 V
19.05.1985 Campionato Lazio-Juventus 3-3 P
25.02.1987 Coppa Italia Juventus-Lazio 0-0 P
08.04.1987 Coppa Italia Lazio-Juventus 0-2 V
26.08.1987 Coppa Italia Lazio-Juventus 1-1 P
29.01.1989 Campionato Lazio-Juventus 0-0 P
11.06.1989 Campionato Juventus-Lazio 4-2 V
01.10.1989 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
11.02.1990 Campionato Juventus-Lazio 1-0 V
21.10.1990 Campionato Juventus-Lazio 0-0 P
03.03.1991 Campionato Lazio-Juventus 1-0 S
03.11.1991 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
29.03.1992 Campionato Juventus-Lazio 1-1 P
24.01.1993 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
06.06.1993 Campionato Juventus-Lazio 4-1 V
12.12.1993 Campionato Lazio-Juventus 3-1 S
17.04.1994 Campionato Juventus-Lazio 6-1 V
11.12.1994 Campionato Lazio-Juventus 3-4 V
08.03.1995 Coppa Italia Lazio-Juventus 0-1 V
11.04.1995 Coppa Italia Juventus-Lazio 2-1 V
07.05.1995 Campionato Juventus-Lazio 0-3 S
29.10.1995 Campionato Lazio-Juventus 4-0 S
10.03.1996 Campionato Juventus-Lazio 4-2 V
19.01.1997 Campionato Lazio-Juventus 0-2 V
01.06.1997 Campionato Juventus-Lazio 2-2 P
06.12.1997 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
19.02.1998 Coppa Italia Juventus-Lazio 0-1 S
11.03.1998 Coppa Italia Lazio-Juventus 2-2 P
05.04.1998 Campionato Lazio-Juventus 0-1 V
29.08.1998 Supercoppa Italiana Juventus-Lazio 1-2 S
06.12.1998 Campionato Juventus-Lazio 0-1 S
17.04.1999 Campionato Lazio-Juventus 1-3 V
28.11.1999 Campionato Lazio-Juventus 0-0 P
13.01.2000 Coppa Italia Juventus-Lazio 3-2 V
26.01.2000 Coppa Italia Lazio-Juventus 2-1 S
01.04.2000 Campionato Juventus-Lazio 0-1 S
11.11.2000 Campionato Juventus-Lazio 1-1 P
18.03.2001 Campionato Lazio-Juventus 4-1 S
24.11.2001 Campionato Lazio-Juventus 1-0 S
30.03.2002 Campionato Juventus-Lazio 1-1 P
15.12.2002 Campionato Juventus-Lazio 1-2 S
03.05.2003 Campionato Lazio-Juventus 0-0 P
06.12.2003 Campionato Lazio-Juventus 2-0 S
17.03.2004 Coppa Italia Lazio-Juventus 2-0 S
10.04.2004 Campionato Juventus-Lazio 1-0 V
12.05.2004 Coppa Italia Juventus-Lazio 2-2 P
05.12.2004 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
24.04.2005 Campionato Lazio-Juventus 0-1 V
17.12.2005 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
22.04.2006 Campionato Juventus-Lazio 1-1 P
15.12.2007 Campionato Lazio-Juventus 2-3 V
27.04.2008 Campionato Juventus-Lazio 5-2 V
18.01.2009 Campionato Lazio-Juventus 1-1 P
03.03.2009 Coppa Italia Lazio-Juventus 2-1 S
22.04.2009 Coppa Italia Juventus-Lazio 1-2 S
31.05.2009 Campionato Juventus-Lazio 2-0 V
12.09.2009 Campionato Lazio-Juventus 0-2 V
31.01.2010 Campionato Juventus-Lazio1-1 P
12.12.2010 Campionato Juventus-Lazio 2-1 V
02.05.2011 Campionato Lazio-Juventus 0-1 V
partite giocate: 155
vittorie Juventus: 75
pareggi:  40
vittorie Lazio: 41

gol fatti Juventus: 267
gol fatti Lazio: 184

AMARCORD FELICE PULICI: "Juve, mi hai tolto due scudetti, ma nel 2000..."


E' stato per anni rivale della Juventus con la sua Lazio, prima da giocatore poi da dirigente: Felice Pulici, portiere scudettato dei biancocelesti nel 1974 racconta in esclusiva per TuttoJuve.com la sua vigilia di Lazio-Juve facendo un tuffo nel passato ricordando gli scontri fra le due squadre, più di una volta ritrovatesi a contendersi il titolo all'ultima giornata:

Felice Pulici, lei è stato protagonista da calciatore e da dirigente di importantissimi incroci fra Lazio e Juve
"La Juve in qualche modo è una costante della mia carriera. Prima che andassi alla Lazio ho giocato per anni nel Novara, il cui allenatore era Carlo Parola, ex campione bianconero, che quando giocava era il più grande centromediano al mondo".


Poi il passaggio ai biancocelesti e al ritorno in A nella stagione 1972/73 subito lotta con i bianconeri per lo scudetto
"Fu qualcosa di inaspettato perché eravamo una neopromossa. Ma eravamo carichi ed entusiasti e facemmo un campionato straordinario: alla fine ci ritrovammo noi, la Juve e il Milan a giocarci il titolo. I rossoneri erano in testa ma crollarono nella fatal Verona (5-3), forse perché stanchi dalla finale di Coppa delle Coppe di pochi giorni prima, noi della Lazio non ne approfittammo, anzi, ci siamo fatti beffare da Oscar Damiani a cinque minuti dalla fine e la Juve che era sotto all'Olimpico contro la Roma, riuscì a ribaltare nell'ultimo quarto d'ora il risultato e vinse lo scudetto. I bianconeri però non credo lo meritassero. Il Milan aveva qualcosa in più".


Una vera beffa. La Roma facendo risultato con la Juve avrebbe potuto spalancarvi le porte per lo scudetto...
"Questa è una domanda che non mi doveva fare... "


Passa qualche anno e Lei diventa dirigente dei biancocelesti: 17 aprile 1999 Lazio-Juventus 1-3. Alla fine dei conti questo risultato peserà tantissimo
"Quella sconfitta ai fini della volata scudetto ci costò il tricolore. Eravamo i migliori e meritavamo di vincere il titolo, purtroppo quel pomeriggio andò tutto storto e ci fece due gol un giocatore che alla Juve non ha avuto molta fortuna: Thierry Henry. È incredibile che da lì a poco sarebbe diventato, con un'altra maglia uno degli attaccanti più forti in assoluto".


Passa un anno e stavolta arriva il tricolore. Con la Juve stavolta è scontro diretto e i biancocelesti vincono 1-0 al Delle Alpi

"Ricordo bene la serata e il gol: partita bellissima e cross meraviglioso di Veron per Simeone che batté van der Sar, portiere poco fortunato anche lui, come Henry, a Torino, ma che a Manchester ha dimostrato il suo valore".

L'apoteosi di quel campionato avvenne all'ultima giornata, quando la Lazio compì il sorpasso grazie al ko della Juve a Perugia
"Si giocava in contemporanea e dopo i primi 45' tutto bene. Poi a Perugia scese il diluvio e la ripresa del gioco ritardò. A Roma la Lazio stava giocando contro la Reggina e c'era il sole. Io ero dirigente e chiesi all'arbitro di giocare subito, senza aspettare Perugia, tanto non era quella partita che ci avrebbe condizionato, perché dovevamo vincere e basta. Anche Cragnotti era d'accordo e abbiamo spinto affinché si riprendesse normalmente il gioco. Quando finì la partita rimanemmo tutti ad aspettare l'evolversi di Perugia-Juve dove il gol di Calori ci regalò lo scudetto, compensando così la grande delusione di un anno prima, dove meritavamo sicuramente di più il tricolore".


Veniamo al presente: sabato finalmente Lazio-Juve si ritrovano contro al vertice

"Sono due squadre che mi piacciono molto. La Juve in più sta sfruttando l'onda dell'entusiasmo portata dallo stadio nuovo, ma siccome si giocherà all'Olimpico sarà diverso. E allora dico che se la Juve giocherà come ha sempre giocato, cioè in modo offensivo, rischia di farsi sorprendere dalla Lazio che è una squadra opportunista e con Klose per i bianconeri possono essere dolori".

Sarà anche una sfida fra due dei migliori portieri italiani: Buffon e Marchetti

"Su Buffon c'è poco da dire, sta lì sul trono nonostante i problemi fisici che lo hanno tormentato. Io poi li conosco bene perché ho affrontato lo stesso tipo di operazione trent'anni fa. Fossi stato in lui, anzi, mi sarei fatto operare prima perché era l'unico modo per risolvere le cose, ma nel suo caso c'era il mondiale in Sudafrica di mezzo e non ha voluto rischiare di perderlo. Riguardo Marchetti lo considero dopo Buffon il migliore. Ha dimostrato che nonostante l'anno di attività le qualità sono sempre tante".

Da ex portiere come si spiega il crollo del Made in Italy fra i pali?

"Un semplice motivo: la nostra scuola di portieri e i nostri metodi di allenamento non erano esportati. Da quando l'abbiamo fatto abbiamo dato la possibilità agli altri di migliorare, di conseguenza arrivano portieri da tutto il mondo, anche da paesi che qualche anno fa non ti saresti mai aspettato, come il Brasile. La globalizzazione porta anche a questo".

mercoledì 23 novembre 2011

LAZIO, QUANDO BARALDI DISSE: "BERTARELLI VOLEVA LA LAZIO"

Corriere della Sera

L' ex dirigente Baraldi: «Bertarelli voleva la Lazio»



Calma piatta e prime sessioni di lavoro per la Lazio a Santa Cristina in Val Gardena. Frasi d' effetto sul passato recente della società che «riscaldano» l' ambiente biancoceleste nella capitale. Ieri mattina, mentre la Lazio cominciava la preparazione, Luca Baraldi, ex amministratore delegato della società biancoceleste, appena dimessosi dallo stesso ruolo ricoperto nel Parma, ha pronunciato alcune frasi che non potevano cadere nel vuoto. Intervenendo ai microfoni di Radio Spazio Aperto, Baraldi ha prima parlato della sua esperienza a Formello. «Ho un bellissimo ricordo - ha detto -, ma mi dispiace di non aver completato il lavoro iniziato. Mi sento come un soldato in esilio». E, ripercorrendo le pieghe della sua stagione romana, Baraldi ha ammesso che c' era stato un forte interessamento di Ernesto Bertarelli, il ricchissimo patron di Alinghi, per la Lazio. «Qualcosa c' è stato ma poi non se ne fece stranamente più nulla e non chiedetemi il perché». L' ex amministratore delegato di Lazio e Parma ha aggiunto anche aneddoti, come la partecipazione con Roberto Mancini alla festa di Alinghi a Roma. Parole che hanno scatenato sms e telefonate di tifosi, che chiedono lumi sui vari passaggi societari del club. Anche se, sul presente, Baraldi non si è espresso: «Non so - ha spiegato - se il gruppo è ancora interessato al calcio. Nelle aziende, le strategie cambiano a seconda dei diversi periodi. Posso solo confermare che Ernesto Bertarelli è un grande tifoso della Lazio. Il lunedì gli mandavamo la maglietta del giocatore che aveva segnato la domenica.


Pagina 51
(30 giugno 2005) - Corriere della Sera a firma di Stracca Roberto.

AMARCORD BOKSIC, SONO LAZIALE E CISSE MI RICORDA IL MIO MODO DI GIOCARE, ESPLODERA' VEDRETE


ROMA - La sua maglia numero 8 ha segnato la storia della Lazio, quelle discese palla al piede hanno fatto innamorare parecchi tifosi ed esperti di calcio. Alen Boksic è stato tra i geni più estrosi che abbiano mai vestito la maglia biancoceleste, ma è stato anche un giocatore della Juventus, dal 1996-97, una parentesi dovuta ai dissapori con Zeman. Da doppio ex, a pochi giorni dal big match di sabato sera, Boksic si concede in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste.it

Alen tu hai vissuto entrambe le realtà, che match ti aspetti?

"Sono due squadre che stanno vivendo un momento positivo di forma, la Lazio ha dovuto far fronte a numerose assenze nell'ultima partita a Napoli, ma si è difesa bene continuando la striscia positiva. Penso che vedremo un match tirato, la Juve ha grande intensità, prevedo un partita con molti gol".

Un anno di Juve con una vittoria in coppa intercontinentale ed uno scudetto. Una stagione da esiliato?

"Se così vogliamo dire...(ride, ndr), ma è stato un esilio piacevole con grandi vittorie e discrete soddisfazioni. Alla Juve sono stato benissimo, giocare con Del Piero e gli altri mi ha fatto crescere sia come calciatore che come persona. Abbiamo disputato una finale di Champions, persa contro il Borussia, ma è chiaro che il mio cuore era rimasto a Roma. C'erano state incomprensioni con Zeman ed ho preferito andar via, sono tornato l'anno dopo con l'arrivo di Eriksson".

Tornando è arrivato il tricolore...

"Quella stagione non ho giocato tantissimo ma ci siamo tolti qualche sassolino dalle scarpe. Uno scudetto, una coppa Italia e soprattutto la Supercoppa contro il Manchester. La mia fede è quella biancoceleste, l'unico rammarico ce l'ho nel non aver partecipato alla festa scudetto, in quel momento avevo dei problemi personali".

Klose e Cisse stanno facendo fare il salto di qualità alla Lazio, dove possono arrivare i biancocelesti?

"La Lazio di quest'anno non deve temere rivali, ha la possibilità di arrivare fino in fondo. Klose e Cisse sono il valore aggiunto. Il primo è un campione vero, il curriculum parla per lui, Cisse deve ancora esplodere ma è quello che mi ricorda di più il mio modo di giocare. Gli ho visto fare delle splendide discese sulla fascia, ha buone individualità, deve solo avere pazienza".

Alessio Aliberti

martedì 22 novembre 2011

CRESPO, NEDVED ED UN SUPER VERON AFFONDANO LA JUVENTUS


ROMA - La lunga vigilia era iniziatacon l'angosciante domanda se fosse meglio battere la Juve o lasciarla passare per non favorire la Roma, nemica di sempre. Sembrava una domanda senza risposta, ma la Lazio in realtà ci ha messo poco a trovare la soluzione e in novanta minuti senza sbavature ha travolto i bianconeri per 4 a 1, si è presa la partita della domenica e gli applausi dei suoi tifosi. Poi ci ha pensato la Reggina a bloccare i cugini giallorossi e allora per i biancazzurri è sembrata una notte quasi perfetta, di quelle che servono per dimenticare una stagione finora piccola piccola.
Una notte simile a un incubo per gli uomini di Ancelotti, che scivolano a meno sette dalla capolista e che soprattutto subiscono una dura lezione nel gioco e nel risultato. A far felice Dino Zoff i "fantastici quattro" Poborsky, Nedved, Veron e Crespo, protagonisti dal primo all'ultimo minuto con quattro gol (due di Nedved, e due di Crespo) e con giocate tutte belle e decisive.
Dall'altra parte resistono solo Del Piero e Zidane, che fanno tanto ma non tutto. E alla fine il risultato è figlio di questa sfida incrociata tra i migliori, vinta - anche per superiorità numerica - dai campioni d'Italia.
Il primo tempo è a ondate, la partita è sballottata da una parte e dall'altra. Alcune onde sono più forti delle altre, come l'acqua del mare quando bagna la sabbia. Prima scatta la Juventus che è quella con gli obblighi maggiori, lei ha lo scudetto nel mirino, mica il secondo posto. Zidane (vicino al quale si muove D.Baggio, ma senza marcature a uomo) c'è, Del Piero sta che è una meraviglia e per la Lazio i minuti iniziali sono da dimenticare. I difensori biancazzurri devono ricorrere a qualche fallo di troppo per fermare il numero dieci, che sguscia su tutto il fronte offensivo. La squadra di Ancelotti dà la consueta sensazione di sicurezza, solo non tira in porta ed è un dettaglio che sarà decisivo.
Poi, dopo un quarto d'ora, si svegliano i campioni d'Italia. A cambiare la marea sono Veron, Poborsky e Nedved, anche se l'occasione più limpida è per la testa di Simeone. Poco dopo Del Piero ributta l'acqua dall'altra parte ma Peruzzi non si fa sorprendere dal tiro del fantasista che non basta per riequilibrare la partita. A spingere è sempre la Lazio che al 22' passa con la ditta Poborsky-Crespo-Nedved, la sua assicurazione sulla vita. Inizia l'azione il primo, dà all'argentino che mette in mezzo per l'uomo più in forma di Zoff che batte Van der Sar.
E' il momento più felice per Nesta e soci che prendono in mano con sicurezza la serata, dall'altra parte il centrocampo bianconero svanisce come neve sotto il sole. Il tiro di Conte (al 26') salvato sulla linea proprio dal capitano laziale è solo un'eccezione, come il colpo di testa di Inzaghi che Peruzzi para senza problemi.
Il finale da padrona della Lazio si concretizza nella ripresa, con il gol lampo di Crespo, servito dal solito monumentale Veron che in questa partita delizia i tifosi del calcio con giocate a dir poco superlative vincendo di gran lunga la sfida sul campo con Zidane: è passato appena un minuto ed è il 2 a 0. Anche se la Roma sta pareggiando, per chiunque ce ne sarebbe abbastanza per crollare, tanto più che al 12' Davids, viene espulso (con due ammonizioni apparse severe).
Ma la Juve ha un carattere di ferro e prima di affogare tenta di reagire. Ci prova prima con una traversa di Trezeguet (entrato al posto di Inzaghi), poi con i suoi uomini d'oro Zidane e Del Piero che confezionano il gol della speranza con un assist intelligente (del francese), un dribbling e un tiro da applausi (del numero dieci). Potrebbe essere l'acqua che torna a bagnare la sabbia laziale, ma l'ondata bianconera dura troppo poco e soprattutto si infrange troppo presto contro il muro formato da Nedved, Veron, Poborsky e Crespo.
A segnare è ancora Nedved che fa tutto da solo, ma dietro soffiano gli altri tre. Questo è troppo anche per la Juventus dal temperamento indistruttibile, che però prima di arrendersi si aggrappa con la forza della disperazione alla partita. Un colpo di testa e un paio di spunti sotto porta, tutti di Del Piero, non servono a cambiare il risultato. Tanto che al 36' arriva il poker firmato dall'onnipresente Crespo che davanti a Van der Sar non sbaglia mira.
E' una sconfitta che assomiglia ad un fallimento, con l'unica consolazione della piccola impresa della Reggina, capace di fermare la corsa della capolista Roma. E' molto poco ma sette punti di distacco, sono sempre meglio dei nove che avrebbero potuto essere e allora nessuno si strappa i capelli. Alla Lazio resta il dubbio amletico se gioire per la grande notte o se piangere per il favore fatto ai cugini. Un dubbio dal sapore dolcissimo.

Clicca sulla sezione video per vedere le immagini della partita :

LAZIO-JUVENTUS 4-1  (18 marzo 2001) video: http://youtu.be/1mlx0qoFX5g 

LAZIO: Peruzzi 7; Colonnese (42' pt Pesaresi) 6, Negro, 6 Nesta 7, Pancaro 6; Poborsky 7,5(35' st Castroman), D.Baggio 6, Veron 8 (30' st Stankovic), Simeone 6,5, Nedved 8,5; Crespo 8,5. In panchina: Marchegiani, Baronio, C.Lopez, Ravanelli. Allenatore: Zoff


JUVENTUS: Van Der Sar; Birindelli, Tudor, Montero, Pessotto; Conte (1' st Zambrotta), Tacchinardi (25' st O'Neill), Davids; Zidane; F.Inzaghi (1'
st Trezeguet), Del Piero. In panchina: Carini, Iuliano, Ferrara, Kovacevic. Allenatore: Ancelotti


Arbitro: Collina di Viareggio


Reti: 23' pt e 20' st Nedved, 1' st e 36' st Crespo e 14' st Del Piero

Note
: serata umida, terreno in buone condizioni, spettatori 70mila. Angoli 8-3 per la Juve. Espulsi al 13' st Davids per doppia ammonizione e 43' st Trezeguet per gioco falloso.

Massimo Vincenzi & Mauro Gabrieli