giovedì 27 ottobre 2011

LA COPERTA E' CORTA CARA LAZIO, LO SCORSO ANNO INSEGNA

Le premesse per la Lazio non erano delle migliori e le considerazioni post partita, per quanto possibile, sono addirittura peggio. Se alla vigilia si contavano tra le assenze i vari Mauri, Dias, Matuzalem, Gonzalez e un Hernanes al 40%, oggi si aggiunge Giuseppe Biava, a rischio un mese di stop. La Lazio perde i pezzi giorno dopo giorno, la rosa attempata in alcuni elementi e non adeguata non aiuta la situazione di emergenza in cui Reja sta cercando di barcamenarsi con buoni risultati. I biancocelesti mantengono il secondo posto in classifica ma devono guardare con un pizzico di preoccupazione al futuro.  A questa squadra mancano giocatori di livello in determinate zone del campo, quel “contorno” di un comunque ottimo piatto nei primi undici che va perdendo i cocci e che sarà sempre più difficile rimettere insieme se si continua cosi'.


AL MICROSCOPIO - I sostituti Stankevicius e Diakité dimostrano ancora una volta di non meritare una Serie A ad alti livelli, Cana non mette piede in campo con la linea mediana decimata e Sculli si divora l'impossibile manco fosse reduce dal Ramadan. Il solito devastante e meraviglioso Miro Klose non può sigillare le falle di una rosa carente in alcuni ruoli né fare da tappabuchi ad alcune scelte cervellotiche del tecnico goriziano. 

VA - Klose e Marchetti super. Il primo scardina le porte altrui, il secondo sigilla quelle di casa. Il gioco, permette agli avanti di ritrovarsi una decina di volte davanti al traballante Andujar, peccato che la ghiottoneria di Giuseppe Sculli in questo momento non conosca limiti.

NON VA - La freddezza sottoporta riporta il problema principale della scorsa stagione, dove il capro espiatorio riconduceva parecchi addetti ai lavori a Mauro Zarate. Ok, l'argentino non era e non è un cecchino, ma lo Sculli e Kozak di ieri portano a farsi parecchie domande. La difesa, priva inizialmente di Dias e successivamente di Biava, non va', rimediando a Stankevicious imbarazzante e Diakite' mediocre un insufficienza piena.


TOP&FLOP - Klose e Marchetti già citati, molto bene Lulic che da mezzala vede però limitate le sue possibilità di inserimento. Ledesma alterna buone cose in fase di contenimento e meno idee in costruzione. L'errore di Stankevicius sul goal di Bergessio mette in mostra tutti i limiti tecnici del lituano e le scelte errate in fase di campagna acquisti.

AL MISTER - Un viaggio a Medjugorje e una capatina a Villa San Sebastiano. Con Lulic a fare da guida, pare indispensabile la visita alla cittadina dell' Herzegovina per evitare l'ecatombe di infortuni che sta falcidiando la rosa biancoceleste; in serie Konko, Radu, Mauri, Matuzalem, Brocchi, Gonzalez, Hernanes e Biava hanno pagato infortuni muscolari di varia natura. In funzione del fatto che stiamo parlando di titolari, pare logica la susseguente visita al quartier generale del presidente Claudio Lotito. Perché? I ricambi sono inadeguati per i vertici della classifica a cui si ambisce.

IN PROSPETTIVA - La Serie A sorride nonostante l'andamento lento nelle partite casalinghe, ciò che preoccupa maggiormente sono i continui infortuni e la classifica di un' Europa League dove l'imperativo è fare sei punti nelle prossime due partite. A patto di recuperare a breve alcuni elementi cardine (Mauri purtroppo ne avrà per tre mesi), sarà fondamentale imbastire una logica di programmazione basata anche sul mercato di gennaio, la rosa va rinforzata e ridotta. La Lazio targata 2010/2011 aveva quattro punti in più e la vetta della classifica in pugno, la richiesta di rinforzi a gennaio non fu esaudita e tutti sappiamo come andò a finire, con un quinto posto ricco di rimpianti e amarezza. Sbagliando si impara...............SPERIAMO.............


Mauro Gabrieli

Nessun commento:

Posta un commento