martedì 3 gennaio 2012

LAZIO: IL SUMMIT DI MERCATO A VILLA SAN SEBASTIANO PENSANDO ALLA SOPRESA ZARATE.


ROMA - L’avvocato Giuseppe Bozzo è il procuratore di Mauro Zarate e nella notte tra il 30 e il 31 agosto riuscì a convincere Lotito favorendo l’intesa con Moratti per la cessione dell’argentino: prestito oneroso (2,7 milioni) e un diritto di riscatto fissato a 15,5 a favore dell’Inter. Oggi Bozzo ritiene che non ci siano i presupposti per un ritorno di Zarate alla Lazio. E Lotito, prima di concertare qualsiasi decisione con l’Inter, ha voglia di approfondire e capire quali sono le motivazioni del giocatore. Il club biancoceleste spingerebbe per un suo ritorno anticipato soltanto se verificasse due condizioni: la volontà di Mauro di tornare a Formello con la mentalità giusta e la disponibilità nei confronti di squadra e tecnico, accettando qualsiasi scelta. Di fatto dovrebbe superare le ragioni che lo avevano spinto a chiedere la cessione l’estate scorsa. Gerarchie diverse, la voglia di rimettersi in discussione, ma anche la possibilità di divertirsi accanto a un campione come Klose e la prospettiva di essere protagonista in campionato e in Europa League. Il regolamento gli consentirebbe, a partire dal primo febbraio, di essere inserito nella lista Uefa che la Lazio preparerà in vista della doppia sfida con l’Atletico Madrid. E tornerebbe a giocare in una piazza che l’ha sempre amato e mai dimenticato, scatenando l’entusiasmo dei tifosi, che sognano di continuare a lottare per lo scudetto.

TECNICI - Molto, quasi tutto, dipenderà dalla volontà di Maurito, diventato padre della piccola Mia a Capodanno. Ieri non s’è allenato ad Appiano Gentile L’attaccante piace anche alla Fiorentina così come l’Arsenal non ha mai smesso di corteggiarlo per restare accanto alla moglie Natalie, che mai sarebbe andata via da Roma. Zarate, però, non è un ragazzo che s’arrende. E la Lazio dovrà verificare anche se ha desiderio o meno di continuare a giocarsi le sue carte all’Inter pur sapendo che Ranieri non lo vede. Mauro aspettava il salto di qualità e l’occasione in una grande squadra, ancora non accetta l’idea di essersi bruciato all’Inter dopo soli quattro mesi. Di fatto tornerebbe da sconfitto e nelle mani di Reja, lo stesso allenatore che ha pesantemente accusato subito dopo il divorzio dalla Lazio. Poi, però, ha conosciuto Ranieri e i suoi risultati sono stati gli stessi. Anche Ballardini lo aveva messo in discussione e non è un mistero come persino Rossi, l’unico che in Italia sinora è riuscito a farlo rendere al top, fosse entrato nel mirino della famiglia nei primi mesi di avventura in biancoceleste.

SCENARI - Oggi Delio, che ha appena perso Gilardino, lo prenderebbe volentieri alla Fiorentina. Ma è difficile pensare che i viola possano investire 15 milioni per il suo cartellino o anche 3 lordi di stipendio per garantirsi il prestito sino a fine stagione. Chissà se si tornerà a parlare dell’Arsenal, che lo aveva seguito a lungo e tra luglio e agosto qualche pensiero lo aveva fatto. C’è chi ha ipotizzato il Parma. In realtà il destino di Zarate, almeno a breve scadenza, appare segnato: o resta all’Inter o torna alla Lazio.


Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta da il Corriere dello Sport

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