lunedì 12 dicembre 2011

VERON: "Ho deciso di giocare per almeno sei mesi..La caviglia fa male,ma ho sensazioni positive"

Veron ritorna in campo per l'Estudiantes.
 
Un mese fa il presidente dell’Estudiantes Enrico Lombardi, vista la difficile situazione della sua squadra, aveva chiesto a Juan Sébastian Veron di rivedere la sua decisione e tornare a rimettersi ai piedi gli scarpini per dare una mano alla sua ex squadra. A distanza di settimane, è arrivato anche l’invito ufficiale da parte dei giocatori, che con un comunicato ufficiale hanno chiesto al loro ex compagno di tornare con loro: «Non vogliamo che questa richiesta sia vista come un impegno da Sebastian, ma che sia un granello in più per riesaminare la situazione. Crediamo che possa ancora fare grandi cose per il club e per noi, è il nostro riferimento. Non intendiamo comprometterlo, ma solo cercare di averlo per questi sei mesi». Di fronte a questa richiesta, la “Brujita” non ha potuto fare finta di niente, ed ecco che dopo appena un giorno ha affermato in una conferenza stampa il suo imminente ritorno al calcio giocato all’età di 36 anni. Ecco le parole ai giornalisti dell’ex giocatore biancoceleste, subito dopo essere uscito dallo spogliatoio dove aveva comunicato la sua decisione alla squadra: «Ho deciso di giocare per almeno sei mesi. Il pressing dei miei compagni di squadra durava da qualche tempo ed aumentava ogni volta sempre di più. Continuo a soffrire alla caviglia, e anche se mi dicono che non ho niente io il dolore lo sento. Poi ho parlato anche ex compagni, colleghi e persone al di fuori del club». Veron ha poi continuato spiegando che la decisione di abbandonare il calcio veniva da una riflessione portata avanti per molto tempo, anche se non era stata resa pubblica: «Ne avevamo parlato nello spogliatoio. Sono sicuro che la determinazione non è cambiata, ma gli argomenti sono molti e vari. Mi piace giocare a calcio e lavorare in un certo modo. Non mi vedo in altre situazioni». Il regista per eccellenza, ha poi continuato: «Provenendo dall’altro lato, ho ascoltato ciò che veniva detto sul momento della squadra e del club, ma dovevo vedere realmente le condizioni in cui stavano. Al di là della decisione, questa cosa si farà insieme. Sono uno del gruppo, con tutta l’importanza che mi verrà conferita, ma se il gruppo non sta bene sarà difficile andare avanti. Spero di fare bene, è quello che sento e quello che penso. Staremo a vedere come sarà l’entusiasmo ma ci deve essere una predisposizione di tutti al 100%». Infine a Veron è stato chiesto se fosse possibile un suo ruolo di manager della Seleccion argentina: «Se ne continuerà a parlare».

Fonte: Marco Ercole - lalaziosiamonoi.it per GenteLaziale.

CISSE: "KLOSE CHE CAMPIONE E BOMBER DI RAZZA"

Reja lo aveva stabilito già da un paio di giorni, qualora avesse recuperato Klose, ci sarebbe stata una staffetta tra Rocchi e Cisse, con il francese pronto a subentrare nel secondo tempo. Appena entrato in campo si è subito reso disponibile nei confronti della squadra, sta ritrovando la migliore condizione mentale, dopo il cross messo a punto per il colpo di testa decisivo di Klose, Reja è corso ad abbracciarlo. Lui si complimenta con il tedesco attarverso il suo profilo Twitter: "Grazie a tutti per il sostegno. Sono molto contento per la vittoria, una vittoria importante per noi. Il mio è stato un bel cross ma il colpo di testa di Klose è stato incredibile. Lui è un bomber Vero. Il mio tempo arriverà con pazienza. forza Lazio". E' tornata la coppia devastante di inizio campionato, il gol scarseggia, ma 7 assist non sono certo pochi.

PAGELLE LECCE-LAZIO DEL FORUM S.S. LAZIO 1900


PAGELLE LAZIO da un idea di Fabrizio Piepoli.

MARCHETTI 6,5: ennesima partita che conferma il suo ottimo stato di forma. Fa' un paio di parate notevoli e quando esce per infortunio, i tifosi del Lecce gioiscono come se stesse uscendo un bomber, e in effetti Marchetti potrebbe essere considerato il Klose della porta. Incolpevole sui 2 gol del lecce. ALTRO CHE I FANTASTICI 4!

Carrizo s.v.: due respinte di pugni da cardiopalma con cui dimostra di essere l'antitesi della sicurezza ma sopratutto di non essere un giocatore da serie A. Per il resto nulla da rilevare. MOLTO LAVORO C'E' DA FARE CARO GRIGIONI!
 

BIAVA-DIAKITE'-STANKEVICIUS 5: nelle ultime settimane, i tanti complimenti dei giornalisti alla difesa laziale, avranno fatto montare la testa ai ragazzi, che oggi sono apparsi molto distratti e poco concentrati, tanto da soffrire oltremodo il modesto attacco leccese. Solo un grande Marchetti e gli errori fantozziani di Di Michele e company hanno salvato la Lazio da una goleada. COMMEDIA COMICA DA NON RIPETERE! 

RADU 4: Se ci fosse stata una gara al peggiore, oggi la medaglia d'oro l'avrebbe vinta sicuramente il romeno. Insieme a Stankevicius, è' il più avanzato del pacchetto difensivo eppure sono rare le sue discese in attacco, mentre in difesa si fa notare solo in negativo, lasciando spesso e volentieri Biava da solo contro Muriel. Un'altra prova incolore del terzino romeno che da quando è tornato dall'infortunio ha collezionato soltanto prove al di sotto dei suoi standard. IMBARAZZARSI DA SOLO NO!
 

LEDESMA5,5: Il solito Ledesma che alterna buone partite a partite mediocri come questa. Lecce è la città che l'ha lanciato ed evidentemente gli amarcord gli hanno annebiato la vista tanto da indurlo a sbagliare passaggi su passaggi...al di sotto della sufficienza patagonia express. CERCASI CONTINUITA' DISPERATAMENTE!
 

CANA 7: Oltre al gol, corre in lungo e in largo per tutto il centrocampo e quando i giocatori del lecce tentano di dribblarlo, lui vince tutti i contrasti. Per la prima volta, da quando è a Roma, gioca mediano accanto a ledesma in un centrocampo a 4 e fa vedere tutte le sue qualità. Se riuscirà a confermare questa prestazione anche in partite più importanti, il ruolo da titolare sarà presto suo. DA RIVEDERE ASSOLUTAMENTE LORIK!

GONZALEZ 4,5: Corre tanto ma a vuoto e quando ha palla tra i piedi automaticamente diventa palla persa. Dopo Radu uno dei peggiori della gara. PERCHE' GIOCAVA "EL TATA"!
 

LULIC 6: L'unico positivo del centrocampo laziale, corre tanto e mette spesso una pezza agli errori difensivi di Radu. ME PIACE,CI PIACE,JE PIACE,C'MON SENAD!
 

HERNANES 5: Più che il profeta, stasera sembrava il fantasmino Casper. In campo lo si nota solo per un tiro dai 25 metri che finisce nella parte superiore della curva, poi il nulla totale. ECTOPLASMATICO!
 

ROCCHI 5: Corre come un dannato ma non riesce mai a superare il suo marcatore, tranne che nel finire del primo tempo in occasione di una sforbiciata finita alle stelle. La sua uscita dal campo è un toccasana per Klose che può finalmente giocare più avanzato e non alle sue spalle. UN THE' CALDO FA SEMPRE BENE..VERO TOMMASO!
 

KLOSE 7,5: per scrivere le qualità e la potenza di questo giocatore non basterebbe nemmeno il famoso rotolone regina. La vittoria della Lazio è solo ed esclusivamente merito suo, a Roma erano anni che non si vedeva un fuoriclasse del genere. IMMENSAMENTE KLOSE!!

CISSE 6,5: come nella partita contro il novara, entra col piglio giusto, corre, fa' movimento senza palla e cerca di rendersi utile alla squadra, fornendo l'assist a Klose per il 3 a 2. Tuttavia non è più il Djibril di inizio anno, sembra quasi intimorito dai suoi compagni e il più delle volte anzichè tirare passa la palla, anche quando ha l'opportunità di fare gol. Bisogna fare qualcosa altrimenti si rischia di perdere irrimediabilmente questo gran bel giocatore. SE SI SBLOCCA SOTTO PORTA SON DOLORI PER TUTTI!

REJA 6,5: La partita di Lecce nascondeva insidie particolari e Reja non si è fatto trovare impreparato. La squadra salentina ha giocatori veloci e gioca principalmente di rimessa, doti che la Lazio 2011-2012 non riesce proprio a digerire. Il cambio di modulo nella ripresa porta immediatamente al goal Cana, da rivedere però alcuni meccanismi soprattutto sui calci da fermo in fase difensiva. Domenica arriva l'Udinese, la forza di Cisse potrebbe ri
velarsi fondamentale per scardinare il muro composto da Benatia e Dani. PROVANDO SPESSO CI SI AZZECA GIA' GIA'!

Pagelle a cura di Fabrizio Piepoli e Mauro Gabrieli.

martedì 6 dicembre 2011

PAGELLE LAZIO-NOVARA DEL FORUM S.S. LAZIO 1900


PAGELLE LAZIO da un idea di Fabrizio Piepoli.

MARCHETTI 6,5: Partita che vede da spettatore, il novara in avanti è pressapoco inesistente. Si vede nelle esultanze ai goal dei compagni, non per le parate in campo. Sempre attento e sicuro tra i pali e nelle uscite. SARACINESCA!

KONKO 6: Sufficiente partita del terzino destro di indubbia provenienza della Lazio.
Iniziamente si diceva "Speriamo non si infortuni spesso, visto che è soggetto" ma la storia dice altro. Gioca sempre con costanza, applicazione ed attenzione. Insomma...il suo lo fa e anche bene. PASSEGGIATA DI SALUTE!
 
BIAVA 7: Ottima la gara del centrale titolare al rientro. Un gradino sopra i suoi compagni di reparto per il gol di testa che apre le marcature. Alla bellezza di 34 anni suonati si dimostra un giocatore cardine nello scacchiere di Reja, con l'ennesima prova sopra le righe. Arrivato tra l'indifferenza generale, si è conquistato il rispetto della piazza romana lavorando a testa bassa e senza mai una parola fuori posto. Dedica il suo gol a Diakitè, il francese è il futuro, Beppe il presente. ESEMPLARE!

STANKEVICIUS 6: Con la continuità, un giocatore con le sue dimensioni e muscolatura, può dimostrare di essere molto utile, ottimo nelle diagonali e nelle chiusure, veloce e attento sull'uomo, sicuramente una lieta sorpresa, anche se ancora ci domandiamo il perche' non sia stato riproposto dopo le belle gare fatte fin'ora Diakite. CE' GROSSA CRISI SENZA LAVORO!

RADU 6: Il romeno dopo le prestazione non brillanti di inizio stagione sembra sia in fase di ripresa, certo il novara visto questa sera non sembra proprio essere un test dei piu' importanti per confermarlo del tutto. BEN AUGURANTE!

LEDESMA 6,5: Finalmente il vero Ledesma. A centrocampo costruisce le azioni e svolge il suo ruolo di filtro con autorità e concretezza. Giovedì la sua assenza era pesata tantissimo, perchè a differenza del suo alter ego Cana, l'argentino oltre a recuperare palla, fa ripartire l'azione smistando palloni a destra e a manca. Sicuramente non è un fenomeno e nemmeno un giocatore che si nota molto in campo,ma in questa Lazio è insostituibile. Suo l'assist per il primo gol di Rocchi. UOMINI SOLI!
 

LULIC 7: Gioca una gran bella partita, non nel suo ruolo più congeniale, ottimi spunti  propositivi sopratutto dalla cintola in su'. Corre avanti e indietro per tutta la partita senza mai fermarsi, sembra avere fiato per altre due partite di fila. Utile in difesa, importante in avanti, tutte le azioni offensive partono dai suoi piedi. CHE TRENO!
GONZALEZ 6: Buona prova dell'uruguaiano impreziosita da un assist al bacio per il secondo gol di Rocchi. Corre tutta la partita e spinge tanto in attacco, partita utile e generosa che gli permette di guadagnarsi la pagnotta. Ci mette la solita grinta, dannandosi l'anima come suo solito. Spezza sul nascere il gioco agli avversari, si prodiga in un bel cross e sfiora la rete su un tiro al volo, che senza rimpallo, avrebbe sicuramente avuto miglior gloria. PODISTA!

HERNANES 6,5: Parte benissimo ma si sgonfia nel secondo tempo, pertanto reja nella ripresa decide giustamente di sostituirlo. Propizia la rete di Biava su angolo, sfiorando il gol in un paio di occasioni. Il suo contributo sarà essenziale per raggiungere importanti traguardi, squadra e tifosi lo aspettano. SOLISTA!

KLOSE 5,5: Come al solito partita giocata al 100% ma stasera gli manca la lucidità mentale che lo contraddistingue. Sbaglia un gol a porta libera che pesa come un macigno per un talento e cecchino come lui. Non segna da un mese ma le sue qualità e il suo impegno sono indiscutibili, pertanto una mezza giornata no gliela si può perdonare. SPUNTATO!

ROCCHI 7,5: "Tommaso Rocchi lalalalalala" canta la curva nord estasiata dal suo campione senza tempo. Dopo un avvio di stagione zoppicante, in cui Tommy si divorava gol su gol (vedi la partita di Lisbona) la maledizione del 100° gol è stata ormai spezzata e adesso il capitano punta a raggiungere colui che è considerato una leggenda dai tifosi biancocelesti, il mitico Bruno Giordano, che dista solo 8 lunghezze. Con i tanti impegni ravvicinati e con la momentanea crisi di Cisse, l'apporto di tommy gol sarà decisiva per il lungo prosieguo della stagione. 102 VOLTE FORZA CAPITANO!
 

CISSE 6: Entra per Rocchi nel secondo tempo con il piglio giusto. Dopo 4 giorni di fuoco causati dalle esternazioni ingenuamente scritte su twitter, il francese si riappacifica con la nord e dopo 77 minuti di panchina entra in campo, muovendosi tanto senza palla (cosa mai vista quest'anno) e rischiando di segnare una bellissima rete, ma la malasorte sembra prendersi beffe di lui. Gioca nel ruolo a lui più consono (centravanti), ottimi i suoi movimenti ad attaccare lo spazio e la profondità. Il pubblico capisce il suo momento difficile e lo incita fino al 93°,lui non è felice della sua prestazione,ma se affronterà le prossime partite con questa grinta e vivacità, il gol non tarderà ad arrivare. C'MON DJIBRIL!

CANA 5: Entrato per dare una mano nel finale non risponde alla chiamata dimostrandosi impreciso, statico e lento..per non dire INUTILE. Per chi ha visto la partita su mediaset premium, il commento di castagner sull'albanese è tutto un programma. Bravo quando c'è da fare il compitino e recuperare palla, va in difficiltà quando c'è da impostare il gioco. Ok che entra nel finale della partita, però sbagliare tutti i passaggi, anche i più elementari, è davvero imbarazzante per un giocatore che percepisce quasi 2 mln a stagione. Avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi a centrocampo, invece ogni qual volta tocca palla fa rimpiangere Brocchi. GOOD BYE LORIK!

REJA1) 6: Tarda a mettere Cisse in campo e non toglie un Klose opaco non particolarmente in giornata. Ha gli uomini contati ma comunque riesce a mettere in campo la miglior formazione possibile, giusta la scelta di Rocchi e la squadra entra in campo con la giusta concentrazione mantenendola per tutti i 90 minuti. Lo aspettiamo però negli appuntamenti importanti, lo scontro diretto con l'Udinese non è poi cosi lontano. REJA2) 4: CARO MISTER CI SI DOMANDA E DICE...PARTITA AMPIAMENTE CHIUSA..NOVARA INERME..CISSE' DA RECUPERARE PSICOLOGICAMENTE.. FARLO ENTRARE PRIMA NO??

P.S: Caro Reja sono i piccoli particolari a fare la differenza tra i grandi uomini e quelli mediocri...tu' appartieni alla seconda categoria purtroppo per noi.

Pagelle a cura del Forum s.s. lazio 1900 e di Mauro Gabrieli.





  
 

domenica 4 dicembre 2011

LA PENSO COSI, VOI.......................

L'udinese la scorsa stagione arriva quarta davanti alla Lazio guadagnandosi la CHAMPIONS, poi vende dei giocatori importanti, mentre la Lazio compra KLOSE e CISSE', pronti via e guardate ora la classifica a poche giornata dalla fine del girone d'andata...ancora siete convinti che il MANICO, la guida tecnica di una Societa non sia molto importante?...considerate che...non e' ferguson che allena l'udinese, per cui fa ancora più impressione quanto un allenatore NORMALE incida su una squadra rispetto ad uno nullo, vero Reja...come diceva un vecchio spot pubblicitario, LA POTENZA E' NULLA SENZA CONTROLLO...

Giampiero Mazzotta&Mauro Gabrieli

CARO DELIO NOI TIFIAMO PER TE, FAJE MALE A STA' ROMA


La Lazio gli è rimasta nel cuore, come Delio Rossi è rimasto nel cuore di tutti i tifosi biancocelesti. Non c’è occasione in cui mancano di dimostrargli il loro affetto e domani gli chiedono un altro regalo; Fiorentina-Roma sarà quasi un derby per l’ex mister biancoceleste, una sfida da vincere per la sua nuova avventura viola, una sfida che non può non ricordargli quei derby capitolini: “Un derby che ricordo particolarmente? Più le sconfitte che le vittorie, ma ora penso alla Fiorentina e basta – ha dichiarato in conferenza stampa alla vigilia del match, tagliando corto - Spero di vincere, consapevoli che la Roma è forte ed ha un’identità. Ha grandi giocatori e tutto l’ambiente si è stretto attorno al tecnico e alla squadra”. Totti dovrebbe riprendere le redini dell’attacco giallorosso: “Se sta bene, lo vorrei sempre con la mia squadra”.

venerdì 2 dicembre 2011

LAZIO ECCO IN ARRIVO LA COPPA ITALIA. DATE ED ORARI DEGLI OTTAVI IN CASA LAZIO

Diramate date e orari degli ottavi di Coppa Italia: si parte l'8 dicembre con la Juve, chiude l'Inter il 19 gennaio.

Big match Roma-Fiorentina l'11 gennaio mentre l'unica squadra di B, il Verona, sarà impegnata il 10 gennaio contro la Lazio. Palermo-Siena il 13 dicembre.

Sono state diramate quest'oggi date e orari delle gare in programma per gli ottavi di Coppa Italia: turno che si disputerà tra l'8 dicembre e il 19 gennaio, con il grosso delle gare nel nuovo anno, mentre le uniche due sfide in programma nel 2011 saranno Juventus-Bologna e Palermo-Siena.
Cinque le gare nella tre giorni 10-12 gennaio (fra cui il big match Roma-Fiorentina), mentre nella settimana seguente chiuderanno le milanesi rispettivamente con Milan-Novara il 18 gennaio e Inter-Genoa il 19, che chiuderà il quadro degli ottavi e delineerà i quarti.
Ecco nello specifico le 8 gare con orario e data programmati:

Giovedì 8 dicembre ore 21.00 Juventus-Bologna
Martedì 13 dicembre ore 21.00 Palermo-Siena
Martedì 10 gennaio ore 21.00 Lazio-Verona
Mercoledì 11 gennaio ore 17.30 Udinese-Chievo
Mercoledì 11 gennaio ore 20.45 Roma-Fiorentina
Giovedì 12 gennaio ore 21.00 Napoli-Cesena
Mercoledì 18 gennaio ore 21.00 Milan-Novara
Giovedì 19 gennaio ore 21.00 Inter-Genoa

giovedì 1 dicembre 2011

CARA LAZIO QUANTO VALE VINCERE STASERA!!

PIATRA NEAMT - Novanta minuti, l’ingresso ai sedicesimi di Europa League, altri 400 mila euro in cassa. Battendo il Vaslui, il conto economico per la Lazio salirebbe a 1,3 milioni già guadagnati sotto forma di premi Uefa, esclusi gli incassi al botteghino e gli introiti derivanti dai diritti televisivi. Si gioca per il prestigio e non solo. Chi vince, passa il turno. E porta a casa altri soldi. Non sono le stesse cifre garantite dalla Champions, ma neppure si tratta di spiccioli. Ci tiene la società, che ha bisogno di tornare nell’aristocrazia del calcio europeo e di proseguire nel suo percorso di crescita. Sotto la gestione Lotito, la squadra biancoceleste non è mai riuscita a superare la fase a gironi. Tre partecipazioni europee e altrettante eliminazioni, a dicembre l’avventura si era già conclusa. Otto anni fa, con Mancini in panchina e Longo presidente, la Lazio arrivò sino alla semifinale di Coppa Uefa, eliminata dal Porto di Mourinho. Reja vuole invertire la tendenza ed entrare nel tabellone a eliminazione diretta (si partirebbe 16 e 23 febbraio): le fatiche per i molteplici impegni infra-settimanali sarebbero compensate dalla necessità di tenere impegnato e coinvolto un organico ampio e strutturato per reggere l’urto di più competizioni.
PREMI - L’Uefa a settembre ha ufficializzato la parte economica di questa Europa League. Eliminati i macedoni del Rabotnicki, la Lazio si è garantita con l’ingresso al girone un bonus di 640 mila euro. Sinora un successo e due pareggi hanno assicurato un bottino di altri 280 mila euro (la vittoria vale 140 mila, il pareggio 70), a cui bisogna aggiungere il gettone di ogni partita (60). Domani sera chi vince porta a casa 200 mila euro, ma il premio raddoppia perché la qualificazione ai sedicesimi vale altrettanto (200 Sarebbero i premi Uefa cui avrebbero diritto i biancocelesti. E con la qualificazione i ricavi crescerebbero mila). Il totale fa 400 e per la Lazio, passare il turno, significherebbe aver guadagnato 1,3 milioni senza contare l’ultimo impegno.
CALCOLI - I portoghesi, primi in classifica a quota 9, sono già qualificati. Anche perdendo due partite (domani in casa con lo Zurigo, poi la Lazio) non possono essere raggiunti o scavalcati da due squadre. A parità di punti valgono nell’ordine i punti negli scontri diretti, la differenza reti negli scontri diretti, i gol segnati in trasferta negli scontri diretti, la differenza reti generale. Lo Zurigo chiude la classifica a 2 punti, Vaslui e Lazio sono appaiate a quota 5 e nella partita d’andata, allo stadio Olimpico, hanno pareggiato 2-2. Vincendo stasera, Reja si garantirebbe la qualificazione aritmetica: tre punti di margine e il vantaggio nei confronti diretti su Vaslui e Zurigo, l’ultima giornata (Lazio-Sporting e Zurigo-Vaslui) diventerebbe ininfluente. Ma questa sera i romeni potrebbero anche provare a gestire il risultato: il pareggio per 0-0 o 1-1, consegnerebbe al Vaslui un vantaggio nei confronti diretti e Reja si dovrebbe augurare all’ultima giornata un regalo da parte dello Zurigo (gli svizzeri dovrebbero pareggiare o vincere) per evitare l’arrivo ex-aequo. Il discorso si capovolgerebbe a favore della Lazio se dovesse venire fuori un pareggio per 2-2. La squadra di Reja godrebbe di un minimo vantaggio nella differenza reti generale (0 contro -1) rispetto ai romeni da difendere nell’ultima partita. Ancora meglio un eventuale 3-3, perché a parità di punti varrebbero i gol realizzati in trasferta. Una sconfitta, ovviamente, condannerebbe la Lazio.

Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta da il Corriere dello Sport

UNA SOLA PAROLA,VITTORIA E VITTORIA SIA CARA LAZIO


È una finale, in pratica. Stasera in Romania (diretta su Italia1, ore 21.05), contro il Vaslui, la Lazio si gioca la qualificazione ai sedicesimi di Europa League: se vince è matematicamente dentro, se perde è fuori, se pareggia con un punteggio inferiore al 2-2 si fa durissima, ci vorrebbe un miracolo nell’ultima giornata. Reja pungola i suoi: «Vogliamo continuare la nostra avventura in Europa, ci teniamo. Per questo dobbiamo vincere a tutti i costi: non sarà facile, servirà una grande partita. Impossibile sottovalutare il Vaslui, ricordiamo bene il 2-2 dell’Olimpico». La formazione dimostra la volontà di andare avanti: giocano i titolari, con l’eccezione di Cana che sostituirà l’affaticato Ledesma. Occasione importante per l’albanese, convincente contro lo Zurigo. A parte Stankevicius, colpevolmente non inserito nella lista Uefa, in campo dall’inizio tutti gli acquisti dell’estate: Marchetti, Konko, Lulic, Cana, Klose e Cisse. Per il francese è l’ennesima chance per spezzare la maledizione del gol che lo perseguita dal 15 settembre: proprio con il Vaslui, all’andata, l’ultima rete (su rigore). Ma lo stesso Klose scalpita: con la Juve non si è piaciuto e non ha segnato, ha intenzione di rifarsi stasera. È importante, la qualificazione, anche per dare spazio a chi di solito resta fuori: altrimenti, partecipando solo a campionato e Coppa Italia, per Reja non sarebbe facile gestire la rosa extralarge. Si gioca nel gelo di Piatra Neamt, a 140 chilometri da Vaslui: temperatura sotto zero. Il tecnico dei romeni, il 64enne Hizo, spera nell’impresa: «Possiamo farcela, il vantaggio è che non abbiamo niente da perdere». Gli mancherà lo squalificato Wesley, autore dei due gol all’Olimpico. Commozione e tanta gente ieri ai funerali di Maurizio Maestrelli: feretro portato a spalla da Nanni, Pulici, Oddi, Wilson e D’Amico, pilastri della Lazio ’74, quella del primo scudetto, e legatissimi alla famiglia del “maestro” Tommaso.

Rassegna stampa a cura di GenteLaziale tratta dalla Repubblica a firma di Giulio Cardone